Incredibile, ma vero: l’azienda pubblica per l’assistenza sanitaria n. 5 “Friuli occidentale” ha indetto un avviso pubblico per un infermiere a titolo gratuito
Sembra assurdo. Anzi, decisamente… lo è.
Eppure trattasi di verità: l’Azienda Pubblica per l’Assistenza Sanitaria n. 5 “Friuli occidentale” ha indetto un “AVVISO PUBBLICO, PER TITOLI ED EVENTUALE COLLOQUIO, PER IL CONFERIMENTO DI INCARICO A N. 1 INFERMIERE, A TITOLO GRATUITO CON RIMBORSO DELLE SPESE, PER L’ATTIVITÀ INFERMIERISTICA DA EFFETTUARE NELL’AMBITO DEL PROGETTO DI SOGGIORNI VACANZA IN FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ PER I SEGUENTI PERIODI: 3/6/2017- 17/6/2017, 24/6/2017-8/7/2017, 2/9/2017-16/9/2017”, con scadenza 31 maggio 2017.
In un periodo dove si è costretti ad aprire la partita iva per pochi spiccioli orari, a lavorare in nero e a ricevere delle offerte al limite della follia (VEDI) da parte dei privati, per la categoria infermieristica arrivano schiaffi in pieno viso anche dalle aziende pubbliche; che ricercano, senza ritegno o vergogna, professionisti sanitari infermieri così disperati o scemi da voler lavorare addirittura gratis.
Personalmente, ho riletto questa specie di bando (VEDI) più volte. E non perché sia così difficile da capire…la realtà è che nel visionarlo sono rimasto a dir poco basito, sconvolto… incredulo. “Ma no, ma dai”, ho pensato, “avrò sicuramente letto male. Non possono ricercare un infermiere per lavorare gratis.”
E invece… alla terza rilettura ho dovuto ricredermi, dando così nuova linfa vitale alla mia perpetua gastrite: cercano senza dubbio un infermiere, visto che l’oggetto dell’incarico è “garantire l’assistenza infermieristica necessaria per la gestione del processo farmacologico e per la valutazione e soddisfazione dei bisogni di assistenza infermieristica, nel rispetto dell’autonomia professionale dell’Infermiere.”
Ma non lo pagheranno, hanno deciso così: “L’attività si configura quale incarico a titolo gratuito ai sensi dell’art. 2222 e seguenti del codice civile.”
Probabilmente perché nel nostro paese, straordinariamente moderno, il lavoro non si paga: un “rimborso spese” basta e avanza. Anzi, chi lavora per essere pagato è fondamentalmente uno sfigato che viene guardato addirittura male.
Tra le righe di quest’ennesimo e stordente insulto professionale, il mio sguardo truce è andato subito ad individuare, chissà perché, la questione ‘rimborsi’: “L’incaricato potrà fruire del vitto e dell’alloggio a titolo gratuito nella modalità prevista per i dipendenti dell’Azienda assegnati a tale progetto, ovvero, ove non opti per il vitto e l’alloggio, al rimborso delle spese di viaggio e di vitto secondo il tariffario degli infermieri liberi professionisti o, in mancanza, secondo i criteri del rimborso delle spese di missione dei dipendenti del Comparto del Servizio Sanitario Nazionale, a conclusione del progetto.”
Chiunque volesse ricevere ulteriori informazioni su questa mirabolante offerta di “lavoro” è pregato di rivolgersi alla S.C. Servizio Affari Generali e Legali dalle ore 09.00 alle ore 12.00 dei giorni feriali, escluso il sabato, al seguente numero telefonico: 0434/369321.
In bocca al lupo a tutti e… si salvi chi può!
Fonte: Azienda per l’assistenza sanitaria n. 5 “Friuli occidentale”
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