Ad accendere il faro su anomalie e irregolarità è stato il consigliere provinciale Claudio Cia. “I tre candidati ammessi alla prova orale sono tutti legati alla presidente della Commissione giudicatrice Luisa Zappini” che è anche presidente dell’Ipasvi trentina. Della vicenda interessate anche la Procura della Repubblica, l’Anac e la Corte dei Conti
TRENTO – Il concorso per la Centrale unica di emergenza è annullato, anzi no. Non c’è nessun provvedimento di sospensione dello stesso. Da qualunque parte la si voglia vedere, quello che sta accadendo a Trento, ha tutte le sembianze di un pasticcio. Finito all’attenzione della Procura della Repubblica, dell’Anac e della Corte dei Conti, grazie all’iniziativa del consigliere provinciale Claudio Cia.
La storia è di quelle da maneggiare con cure: c’è un concorso pubblico per esami per un posto a tempo indeterminato alla Centrale unica di emergenza, c’è il sospetto di un conflitto di interessi tra la presidente della Commissione giudicatrice, Luisa Zappini (presidente del Collegio Ipasvi di Trento), c’è l’imbarazzo della Giunta provinciale trentina e del presidente Ugo Rossi per l’esito di quel concorso, ci sono i timori di una valanga di ricorsi da parte degli esclusi.
Ma c’è soprattutto l’iniziativa di Claudio Cia che ha accesso un faro su quel concorso: in un’interrogazione inviata anche all’Anac, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, il consigliere provinciale chiede di “valutare la sussistenza di eventuali profili di illiceità”.
La storia prende le mosse il 20 febbraio scorso quando undici candidati hanno affrontato le prove del concorso. Di questi solo tre hanno superato la prova scritta con voti vicini se non uguali a 30/30, mentre gli altri otto candidati non avrebbero superato i 14/30.
Cosa ha insospettito il consigliere Cia? “I tre candidati ammessi alla prova orale sono tutti, a vario, titolo, legati a Eledia Research Center, centro di ricerca di Povo connesso a UnitTN”. Si tratta di un centro che ha sviluppato diversi sistemi di comunicazione adottati dalla Centrale unica di emergenza di Trento (CUE), diretta proprio da Luisa Zappini, presidente della commissione giudicatrice del concorso.
Claudio Cia dimostra, anche, che i tre candidati ammessi alla prova orale sono tutti coinvolti da tempo per interessi professionali con il CUE e certamente in rapporto di conoscenza personale e professionale con la dirigente Zappini, presidente della Commissione, tanto che risultano in più occasioni coautori di pubblicazioni scientifiche.
Se non un vero e proprio conflitto d’interesse, un motivo di imbarazzo che getta un’ombra sul concorso del quale il consigliere provinciale Cia chiede l’annullamento. La Giunta provinciale, secondo i bene informati, avrebbe deciso di annullare il concorso, ma il presidente Ugo Rossi, pochi giorni fa, con una dichiarazione ufficiale, ha smentito questa notizia: “L’esecutivo non ha adottato nessun provvedimento di annullamento. L’Esecutivo comunicherà le proprie decisioni, una volta completate le verifiche e gli approfondimenti finalizzati ad assicurare la più alta garanzia di sereno funzionamento ad un servizio importantissimo per la comunità trentina e per gli ospiti del nostro territorio”. Ma l’imbarazzo resta.
Salvatore Petrarolo
Foto: web
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