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Alta formazione per gli infermieri: al via i corsi Agenas-Ipasvi

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Il Codice Deontologico dell'infermiere
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Partirà in autunno la prima edizione del corso di Alta formazione per dirigenti infermieri realizzato da AGENAS e dalla Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi e progettato  nell’ambito del Protocollo AGENAS-Ipasvi in corso di realizzazione

Il corso prevede un massimo di 150 ore di lezioni in aula   da distribuirsi in un arco temporale di 6-8 mesi.

Sono previste attività di Project Work, che potrà articolarsi in un vero e proprio stage presso una organizzazione o in un progetto di ricerca dedicato a un tema specifico.

Ogni partecipante dovrà presentare una sua proposta di lavoro che sarà sottoposta al comitato scientifico che seguirà il discente  per tutto il periodo del progetto, supportandolo sui contenuti e sulla impostazione metodologica dell’elaborato.

La valutazione positiva del Project Work costituirà prova finale del corso con esito favorevole e il rilascio della relativa attestazione.

I contenuti del corso riguarderanno gli scenari e fabbisogni di cambiamento (dai sistemi sanitari in Europa al Ssn), il ruolo di coordinamento e/o di gestione delle organizzazioni sanitarie per il profilo manageriale (predisposizione alla leadership ) e per quello di responsabilità (responsabilità dirette e delegate al management infermieristico verso i pazienti, i collaboratori e l’azienda), la gestione dei fattori produttivi in una logica di benessere organizzativo (risorse umane e professionali, economiche, tecnologiche strumenti metodologici per la misurazione, la valutazione e il miglioramento delle performance), le relazioni con gli stakeholder (azienda, professionisti e  loro rappresentanti scientifici, professionali  e sindacali, cittadini).

“Gli obiettivi del corso –  evidenzia Lucia Borsellino, responsabile per AGENAS delle attività di formazione – sono diretti ad accrescere e attualizzare le conoscenze sulla funzione di direzione e di organizzazione gestionale della professione infermieristica con un focus specifico su tematiche non affrontate durante il percorso di studi; a sviluppare le abilità richieste dalla funzione di direzione e coordinamento valorizzando l’integrazione, sostenendo l’etica della responsabilità e utilizzando il metodo della condivisione e della partecipazione; a mettere in pratica, rispetto alle specifiche realtà lavorative, le conoscenze acquisite, facendole diventare competenze specifiche di questa categoria di professionisti, nell’esercizio di funzioni  di direzione coordinamento e di gestione, sempre più diffuse all’interno dei nuovi modelli organizzativi dell’assistenza ospedaliera e territoriale e nelle loro forme di reciproca integrazione”.

“Per poter gestire e guidare al meglio la trasformazione dei servizi ospedalieri e la riorganizzazione della medicina del territorio e dei servizi residenziali e domiciliari, in ottemperanza a quanto previsto dal Patto per la Salute e dal Regolamento sugli standard ospedalieri, appare sempre più necessario investire anche sulla formazione del personale infermieristico, considerato il ruolo chiave che è chiamato a svolgere nell’agevolazione del processo di rafforzamento della continuità ospedale-territorio – ha dichiarato Francesco Bevere, direttore generale dell’AGENAS -. In questa direzione, l’Agenzia, su input del Ministero della salute, si pone anche a supporto dei professionisti, agevolando percorsi di investimento formativo mirato ai bisogni emergenti dall’evolversi dell’organizzazione sanitaria e delle correlate funzioni e responsabilità professionali”.

“La formazione – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione dei Collegi Ipasvi – è un obiettivo importante, essenziale per la professione. E il corso Agenas – Ipasvi riconosce e inserisce a pieno titolo i nostri professionisti nel quadro organizzativo – programmatorio delle nuove responsabilità disegnate dal modello di assistenza previsto nel Patto per la salute. La formazione infermieristica ha un ruolo essenziale sia nell’assistenza ospedaliera delineata dai nuovi standard che in quella territoriale e ancora di più come garanzia della necessaria continuità assistenziale oggi poco presente nel panorama delle cure offerte dal Ssn. Per la Federazione poi – aggiunge Mangiacavalli –  il corso, oltre a essere la conferma del ruolo chiave degli infermieri nel nuovo modello di assistenza, rappresenta anche la base per quel salto di qualità della formazione che deve puntare dopo la laurea magistrale a realizzare ruoli di management sia gestionale sia clinico, che sono già oggi caratteristica degli infermieri e si codificano proprio in percorsi di alta formazione per disegnare le vere competenze dei nostri professionisti, chiamati a orientare e governare  sia i processi assistenziali tipici di una certa area clinica, sia le competenze necessarie per realizzarli”.

Il corso di alta formazione è realizzato nell’ambito del protocollo Agenas-Ipasvi che dura tre anni ed è rinnovabile anche con la previsioni di eventuali revisioni e aggiornamenti.

Gli accordi attuativi del protocollo specificheranno in particolare gli obiettivi da conseguire e le attività da espletare; gli aspetti di natura tecnico scientifica, organizzativa, gestionale e finanziaria; i termini dell’impegno assunto da ciascuna delle parti anche in relazione alla ripartizione degli oneri; la proprietà intellettuale e l’utilizzo dei risultati dell’attività di collaborazione/ricerca.

Fonte: ipasvi.it

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