Anche in occasione del concorso pubblico per infermieri di Monza, svoltosi in data 2 ottobre, abbiamo potuto assistere a scene di ordinaria follia
Situazioni di disagio e dilagante disorganizzazione l’hanno fatta da padrona anche nella giornata dedicata alla prova selettiva del Fatebenefratelli-Sacco di Milano.
Tutto avrebbe dovuto avere inizio alle ore 9 di mattina, quando il primo gruppo avrebbe dovuto iniziare la prova scritta ma, alle ore 11, migliaia di candidati erano in balia del caos totale.
Nella giornata di lunedì avrebbero dovuto effettuare la prova selettiva due gruppi di infermieri speranzosi di poter ottenere uno dei 23 posti pubblici da infermiere, dei quali 11 riservati per le stabilizzazioni.
Alle ore 14 il primo gruppo, che avrebbe dovuto iniziare 5 ore prima, stava svolgendo la prova preselettiva.
Il secondo gruppo, che avrebbe dovuto fare ingresso nel palazzetto alle ore 12 per iniziare lo scritto alle ore 14, ha invece iniziato la prova a serata inoltrata.
Anche questa volta la totale mancanza di organizzazione da parte della commissione esaminatrice ha generato gravi danni economici per migliaia di infermieri che, per ovvi motivi, hanno perso treni e voli programmati.
Momenti interminabili per la raccolta dei dati anagrafici. Candidati che avrebbero dovuto essere suddivisi in ordine alfabetico si sono trovati disposti a casaccio sugli spalti. Ragazzi trasferiti più volte da un settore ad un altro, anche dopo aver consegnato le buste contenenti le domande ed averle aperte.
La prova è stata estratta a sorte ma le migliaia di fotocopie necessarie per i candidati sono state fatte solo dopo l’estrazione. Questo ha contribuito a rendere i tempi biblici.
E dopo aver stampato migliaia di fogli, un team di assistenti ha iniziato un lavoro certosino di imbustamento che ha richiesto diverse ore per essere concluso.
Anche la disposizione dei candidati è stata piuttosto discutibile. In alcuni settori decine di studenti erano letteralmente ammassati uno sopra l’altro mentre in altri settori vi erano addirittura metri tra una sedia e l’altra.
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