Per la prima volta, negli Stati Uniti, una donna ha potuto dare alla luce un bambino dopo un trapianto.
Lo straordinario risultato è stato ottenuto in una clinica sperimentale situata a Dallas, in Texas. La neo-mamma ha portato a termine la gravidanza dopo aver subito un trapianto di utero. “Ci siamo preparati a lungo per questo momento” – ha dichiarato in un intervista la dottoressa Liza Johannesson -. Credo che tutti avessero le lacrime agli occhi quando si è iniziato a intravedere il bambino”.
Il parto ha avuto luogo all’interno della Baylor University Medical Center, una clinica specializzata proprio nel trapianto dell’utero. Le donne che hanno partecipato a questo studio hanno tutte manifestato problemi di infertilità. Molte di loro sono affette della sindrome di Rokitansky, una rara malformazione congenita femminile causata da un alterato sviluppo dei dotti di Müller, cui consegue l’assenza (agenesia) di utero e tube e variabili malformazioni della porzione prossimale della vagina. Rappresenta la seconda causa di amenorrea primaria dopo la sindrome di Turner.
Fino ad oggi le persone affette da tale sindrome hanno trascorso la loro vita con la certezza di non poter rimanere incinte.
“Facciamo trapianti tutto il giorno” – ha raccontato il dottor Giuliano Testa, chirurgo leader di questa clinica -. Questo non è la stessa cosa. Avevo sottovalutato cosa può generare un trapianto del genere nelle donne. Quello che ho appreso a livello emozionale è una cosa che non posso descrivere a parole”.
L’intera equipe sanitaria era presente al momento del parto. Il bimbo è nato in perfetta salute. “Ho assistito a molti parti, ma questo è speciale” – racconta il dottor Robert T. Gunby Jr., il ginecologo-ostetrico che ha seguito la donna -. Quando ho iniziato la mia carriera non avevamo neanche le ecografie. Ora, invece, siamo capaci di fare un trapianto di utero e far nascere un bambino”.
Il primo bambino al mondo, concepito grazie ad un utero trapiantato, era nato a Göteborg, in Svezia, nel 2014.
Simone Gussoni
Fonte: Ansa
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