In costante aumento il numero degli italiani che si rivolgono al web quando hanno problemi di salute.
Da una ricerca del Censis sull’automedicazione, in collaborazione con Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione) è emerso che oltre 15 milioni di italiani ricorrono al web per cercare informazioni mediche, e che, di questi cibernauti della salute, 8,8 milioni sono stati vittime di fake news nel corso dell’anno. È in continuo aumento, dunque, il numero di italiani che ogni anno ricavano dal web informazioni sul proprio stato di salute o su quello dei propri cari, ma spesso in rete circolano informazioni sbagliate e inaffidabili, non certificate e avvalorate da esperti perché nel grande calderone del web-sapere tutti possono improvvisarsi tali.
Di tutti gli italiani vittime di false notizie, ben 3,5 milioni sono genitori che hanno preferito affidarsi a internet anziché rivolgersi al medico. Dei 15 milioni di italiani che naviga in rete, il 17% consulta siti generici, il 2,4% i social network e solo il 6% i siti istituzionali. Tuttavia, sempre da questa ricerca emerge anche che il 69% vorrebbe trovare in rete informazioni certificate da esperti.
È vero che i cittadini si rivolgono al web fai da te solo per i piccoli problemi di salute, ma è aumentata anche l’automedicazione: dal 64,1% del 2007 si è passati al 73,4% del 2017. I motivi che portano le persone a ricercare risposte in rete sono molteplici: il desiderio di essere più informati; la diffusione degli smartphone, che permette di essere sempre in contatto con l’inesauribile biblioteca virtuale di internet; la possibilità di avere le risposte tutte e subito; il voler approfondire le informazioni ricevute dal medico e diminuire il livelli di stress correlato allo stato di salute; il desiderio di approfondire gli esiti degli esami diagnostici; la necessità di maggiori informazioni su sintomi o percorsi di cura; la ricerca di strutture elettive o specialisti rinomati per patologie particolari; la ricerca di terapie innovative/alternative; la possibilità di confrontarsi con altre persone affette dalla stessa patologia.
Se da una parte l’automedicazione sta a indicare una maggiore consapevolezza del proprio corpo, dall’altra un uso inappropriato del web e l’affidarsi a notizie fuorvianti e prive di riscontri scientifici certificati può mettere a serio repentaglio la vita dei cittadini che abusano di questa pratica.
Ida Baiano
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