L’uomo avrebbe effettuato circa venti telefonate al giorno per oltre un anno.
Un 29enne residente a Villa Santa Maria è stato denunciato dal responsabile del servizio 118 di Chieti per interruzione di pubblico servizio. Aveva la strana abitudine di utilizzare il centralino del 118 come se fosse una linea erotica.
L’uomo avrebbe chiamato ripetutamente il 118 per oltre dodici mesi. Se rispondeva un’operatrice, le indirizzava richieste sessuali esplicite e ogni altro genere di oscenità, regolarmente tracciate e registrare dal sistema telefonico. Se invece rispondeva un operatore, dopo alcuni istanti di imbarazzato silenzio, riattaccava la cornetta senza proferire parola.
La strana vicenda è andata avanti nel periodo compreso tra il 2014 e il 2015. Più volte la condotta dell’uomo ha ostacolato il lavoro di soccorso della centrale operativa, impegnando le linee telefoniche dedicate all’emergenza. Per aver disturbato inutilmente gli operatori della centrale operativa del 118 il giovane è ora accusato di interruzione di pubblico servizio ed è stato rinviato a giudizio.
Il 26 gennaio 2018 avrà la prima udienza presso il tribunale di Chieti. Secondo quanto emerso dai tabulati telefonici, nei momenti di massima “attività” l’uomo avrebbe effettuato oltre venti telefonate al giorno al numero dell’emergenza. Lo “stalker” delle operatrici concentrava le sue insistenti chiamate durante le ore serali. Un intralcio al lavoro del 118 che il responsabile del servizio teatino ha ritenuto di dover denunciare alla Procura.
Simone Gussoni
Fonte: Rete8
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