Un’equipe del 118, giunta sulla scena di un incidente stradale, è stata violentemente aggredita dapprima in forma verbale e poi a calci e pugni da un gruppo di cittadini accorsi in soccorso dell’infortunata
Una ragazzina di 13 anni, in sella ad un motociclo, è rimasta coinvolta in un incidente stradale in via Machiavelli a Taranto presentando lievi escoriazioni.
Alcuni passanti hanno allertato il 118 facendo giungere sul posto un mezzo di soccorso avanzato con a bordo medico ed infermiere.
I sanitari hanno prontamente iniziato a visitare l’adolescente, nel tentativo di capire l’entità delle lesioni dato che presentava un probabile trauma cranico.
Questa valutazione é però stata ritenuta come una perdita di tempo eccessiva dalla folla che si era ormai radunata attorno ai soccorritori.
Decine di persone hanno iniziato ad insultare pesantemente i sanitari minacciandoli di morte.
La situazione è però degenerata quando l’autista del mezzo ha cercato di riportare la calma tra i molti presenti. La folla avrebbe immediatamente scaraventato a terra l’uomo ricoprendolo di calci e pugni.
Gli aggressori avrebbero cercato di colpire anche medico e infermiera, nel tentativo di accelerare i tempi. Effettivamente l’equipaggio dopo l’aggressione fisica ha immediatamente caricato la ragazzina in ambulanza dirigendosi verso il più vicino ospedale.
Anche l’operatore aggredito è stato medicato in Pronto Soccorso e, secondo quanto si apprende dalla stampa locale, avrebbe sporto denuncia ai carabinieri.
“Il team intervenuto, composto da una dottoressa, un’infermiera e un autista soccorritore, come da specifico protocollo internazionale, agendo con la massima professionalità nelle modalità più opportune nell’esclusivo interesse dell’infortunata e della sua salute, prestava le prime cure sul posto, per trasportarla solo in un secondo momento, in tutta sicurezza, al Pronto Soccorso”, ha commentato l’Asl competente in una nota.
“Tale modalità di intervento, tuttavia, provocava un’incontrollata ed assolutamente inopportuna reazione da parte di alcune persone presenti, tra cui, pare, anche familiari della ragazza: la piccola folla presente prima investiva gli operatori del 118 con una raffica di invettive, poi aggrediva fisicamente l’autista-soccorritore, intento ad invitare tutti alla calma, che veniva spinto e fatto cadere a terra, e qui preso ripetutamente a calci e pugni alla testa e al torace, mentre la dottoressa veniva minacciata di morte”, conclude l’Asl.
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