Il 5 Maggio è stata la giornata mondiale dell’igiene delle mani come strumento di prevenzione delle infezioni
Il 5 è rappresentativo.
5 come le dita delle mani: strumenti principali di azione, ma che possono anche rappresentare un veicolo di trasmissione importante in termini di contaminazione.
Per questo motivo, durante questa giornata, sono state realizzate numerose iniziative che hanno dato spazio all’importanza dell’igiene delle mani mediante le giuste manovre; con l’utilizzo delle giuste tecniche e molecole, perché nulla sia lasciato al caso e si acquisisca la consapevolezza necessaria.
La questione assume particolare rilevanza, nell’ambito della salute, riferita agli operatori sanitari.
Gli Infermieri sono gli attori principali in termini di conoscenza e diffusione di queste buone pratiche e di conoscenza del rischio infettivo.
Come è ben noto, la Società Scientifica ANIPIO (Infermieri Specialisti del Rischio Infettivo) è leader nella gestione e nella formazione sul tema.
Rosaria Palermo, del Consiglio direttivo, ricopre il ruolo di ISRI presso l’Azienda Ospedaliera di Rilievo nazionale e di Alta Specializzazione “Garibaldi” Catania.
Ci ha raccontato l’iniziativa messa in campo in questa importante giornata.
“La prima Sfida Globale per la Sicurezza del Paziente, lanciata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dal nome “Cure pulite sono cure più sicure”, ha riguardato il tema delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria (ICA) e la promozione dell’igiene delle mani come caposaldo per prevenire la trasmissione di potenziali patogeni.
Tra il 5% e 10% dei pazienti ricoverati negli ospedali dei paesi industrializzati acquisisce una o più infezioni.
La campagna dell’OMS, finalizzata a diffondere la pratica di un gesto semplice come quello di lavarsi le mani, è rivolta sia agli operatori sanitari sia a tutti coloro che frequentano l’ospedale ed ambienti sanitari, come degenti, familiari, visitatori o studenti.
La campagna sull’igiene delle mani dell’OMS e l’ARNAS Garibaldi “Cure pulite sono cure più sicure”, aveva l’obiettivo di promuovere l’igiene delle mani attraverso la definizione di linee guida basate su evidenze e la loro implementazione con un intervento multimodale.
Tale intervento comprendeva l’accesso a prodotti a base alcolica; la formazione, l’osservazione e feedback dell’adesione all’igiene delle mani, promemoria sul posto di lavoro, un clima mirato alla sicurezza.
I dati sull’adesione all’igiene delle mani nel 2016, in Italia, oscillano tra il 30% ed il 40%. Secondo le Linee Guida dell’OMS perché l’erogazione delle cure da parte degli operatori venga fatta in sicurezza l’adesione a questa pratica deve superare il 40%.
Nel 2011/2012 in Italia il consumo di prodotti idroalcolici per l’igiene delle mani era di poco inferiore a 10 litri/1000 giornate di degenza (secondo i dati dell’ECDC, Centro per il controllo e la Prevenzione delle malattie europeo, il dato più basso in Europa) contro una media europea di 18,7 litri/1000 giornate di degenza e di punte superiori a 40 litri/1000 giornate di degenza nei Paesi Scandinavi”.
Questo lo stralcio del documento di presentazione dell’iniziativa realizzata presso l’ARNAS Garibaldi.
Iniziative e progetti che speriamo siano sempre più appannaggio della categoria Infermieristica, come è giusto che sia, visto il ruolo centrale dei professionisti della salute nell’ambito della prevenzione.
Anna Di Martino
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