Vi proponiamo uno stralcio dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Qui la nota penalista e parlamentare parla di come intende combattere l’assenteismo sul lavoro, fenomeno al quale sono dedicati anche alcuni articoli pubblicati da Nurse Times (clicca QUI per leggere il più recente).
Ispezioni a sorpresa e impronte digitali contro i furbetti del cartellino, Nella sua prima intervista il nuovo ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, penalista e parlamentare, anticipa al Corriere il “cambio di passo”.
Cestinerà la riforma Madia?
«Non ho l’ansia di mettere il mio nome su una legge, ma di far funzionare la Pubblica amministrazione. Agirò col bisturi per curare le disomogeneità nei servizi».
Primo atto?
«Sopralluoghi a sorpresa».
Blitz?
«Sì, ma nulla di punitivo. Ispezioni a campione con pool di esperti: i nostri ispettori e specialisti di modelli organizzativi».
E poi?
«Se troverò disservizi causati da difficoltà oggettive aiuteremo a colmare le lacune. Ma se emergessero inerzie saremo inflessibili».
La Madia era in guerra con i “furbetti del cartellino”. Lei?
«L’assenteismo è un fenomeno odioso. La Madia ha modificato le sanzioni. Credo si debba anche prevenire».
Come?
«Con rilevazioni biometriche per evitare che ci sia chi strisci il tesserino per altri».
Vuol prendere le impronte digitali ai dipendenti?
«Cosa c’è di male? A me alla Camera le hanno prese quando c’erano i “pianisti”. E non sono rimasta traumatizzata».
E la privacy?
«Tra i beni confliggenti deve prevalere l’interesse collettivo: che siano tutti al lavoro, al servizio del cittadino».
Fonte: www.corriere.it
Lascia un commento