Avrà la forma di un automobile, con una scocca gialla che rievoca immediatamente i classici taxi dei film americani.
Non ha proprio le sembianze di una barella: al termine di una lunga progettazione ed un elaborato processo di costruzione è finalmente a disposizione. Molto tempo è stato dedicato alla scelta dei materiali e alla loro lavorazioni per fini estetici.
Il manufatto è stato realizzato in vetroresina, materiale in grado di garantire la massima sicurezza anche in caso di collisioni accidentali con gli ambienti circostanti.
Tre aziende ferraresi sono state coinvolte nella costruzione materiale della barella: la fabbricazione dei singoli componenti è stata affidata all’Alipar di Migliarino mentre l’assemblaggio vero e proprio è stato realizzato da Alipar Ostellato e da Lmp di Ferrara. Il tutto è costato complessivamente tremila euro ed è tra i primi esempi di barella ludica in Italia.
Grande la soddisfazione da parte degli attori in campo.
“Non possiamo che ringraziare Associazione Giulia e San Marco Bioenergie per la loro grande generosità che ci consente di rendere sempre più a misura di bambino i nostri reparti infantili- sottolinea il direttore sanitario del Sant’Anna, Eugenio Di Ruscio-. L’ambiente dove i piccoli vengono ricoverati infatti, se reso più ludico possibile, può facilitare il benessere psicologico del bambino ricoverato”.
Che il reparto di Pediatria stia diventando un vero ospedale dei bambini lo conferma anche il dottor Andrea Franchella, capo dipartimento riproduzione e accrescimento.
“L’area pediatrica diventerà sempre più un ospedale dentro l’ospedale per far si che la degenza dei bambini sia meno impattante possibile.
La barella ludica è un grande risultato che ci consentirà già dai prossimi giorni di trasportare dal reparto alle sale operatorie i piccoli pazienti senza l’ansia causata dall’utilizzo di una barella normale”.
Un percorso lungo, si diceva, quello della realizzazione. “Questo progetto è nato due anni fa, durante la nostra festa di Natale in reparto- racconta Roberta Girotto di Giulia Onlus-.
Da quel momento ci siamo impegnati in una realizzazione che si è rivelata non facile, ma che oggi dona a questo ospedale un manufatto divertente e con i massimi standard di sicurezza”.
Simone Gussoni
Fonte: estense.com
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