Quella che vi raccontiamo è una bella storia di riconoscenza, solidarietà e determinazione
Protagonista inconsapevole è la piccola Beatrice che ha soffiato la prima candelina poco meno di quindici giorni fa e la sua mamma Lisa Valsecchi.
La loro storia comincia il 2 novembre 2017 quando Beatrice si affaccia al mondo: sono 1,8 chili di felicità per i suoi genitori. Nata prematura alla 33esima settimana di gravidanza, per lei si sono subito rese necessarie ulteriori cure. Come mostra la foto che la ritrae nei primi giorni vita, il suo esile corpicino stava racchiuso nelle mani di papà Sergio. Beatrice non ha quindi potuto apprezzare il calore della madre e ricevere i primi vezzi. “Dopo la nascita l’ho vista solo per pochi minuti, poi subito è stata trasferita in terapia intensiva. La prima volta l’ho accarezzata attraverso l’oblò della culla termica in cui si trovava. Nonostante non fosse tra i bambini con il peso più basso per noi è stato un periodo difficile” ha raccontato mamma Lisa.
La piccola è rimasta ricoverata per 34 giorni nell’unità intensiva neonatale dell’ospedale Manzoni di Lecco. “In quel periodo le infermiere non erano soltanto delle figure professionali per me: erano ormai diventate le zie perché sono state le prime che hanno dato il latte materno, hanno cambiato il pannolino, hanno prestato le necessarie attenzioni perché tutto andasse bene. Si sono prese cura di lei in ogni modo e così, uscendo dal reparto, avevo confessato loro che speravo di potermi sdebitare in qualche modo per tutto quello che avevano fatto per Beatrice”.
Lisa, nonostante fosse trascorso ormai qualche mese, non ha dimenticato la promessa e ha provato a renderla realtà. “Quando mi trovo in macchina, mi piace ascoltare Radio 105 e seguire in particolare il programma “Tutto esaurito” condotto da Marco Galli. Quest’estate avevo provato a partecipare a “tutto esaudito”, il programma pensato per realizzare i propri sogni, ma purtroppo avevo inviato il video qualche giorno dopo la chiusura delle iscrizioni. Così, appena in autunno ho scoperto che sarebbero state nuovamente aperte le adesioni, ho partecipato e sono stata selezionata”.
Nel video, la mamma di Cesana raccontava la sua storia e il desiderio di poter donare all’ospedale un presidio digitale per misurare la bilirubina, un valore attualmente misurato in maniera invasiva attraverso una puntura nel tallone del bambino appena nato e, nei casi di bambini nati prematuramente che presentano alti livelli di ittero, può essere effettuata anche più volte al giorno.
Attraverso quest’apparecchio sarà sufficiente appoggiarlo sulla cute del neonato per acquisire i valori“Ho approfittato di questo concorso per fare un dono ai bambini che appena nati non si ritrovano tra le braccia della loro mamma. Sarebbe un modo anche per far soffrire meno i genitori che non vedono i propri figli sottoposti a questo esame invasivo”.
La puntata di Radio 105 è andata in onda mercoledì 14 novembre, dalle 9 alle 10: Lisa ha raccontato in diretta la sua storia e il sogno, così come altri partecipanti alla trasmissione radiofonica.
Lo spazio per votare è stato piuttosto ristretto, come da protocollo, ma in dieci minuti l’idea di mamma Lisa ha raccolto le preferenze di 2.409 persone. Durante la puntata si è peraltro assistito a un vero e proprio colpo di scena quando il presentatore Marco Galli ha annunciato la vincitrice sbagliata. Corretto dai colleghi, l’esultanza è stata poi immediata anche per i conduttori radiofonici, che avevano preso a cuore questa bella storia.
Mamma Lisa intanto era al telefono commossa mentre la piccola Beatrice non ha mancato di far sentire la sua voce mentre papà Sergio cercava di calmarla “Ringrazio la Mattia Riva onlus che ci sta aiutando ad acquistare delle attrezzature per il reparto di terapia intensiva” ha commentato pubblicamente al termine della puntata.
Questo bel regalo per il reparto del nosocomio lecchese avviene proprio a ridosso della giornata mondiale dei bambini prematuri (sabato 17 novembre) come abbiamo ampiamente raccontato con i nostri articoli dedicati.
Il primo pensiero di mamma Lisa per aver realizzato il proprio sogno corre subito alla sua primogenita “La prima persona che devo ringraziare è proprio Beatrice che, nascendo prematura, mi ha fatto scoprire di essere una mamma forte: appena mi hanno detto che sarebbe dovuta rimanere un mese in ospedale, non sapevo come avrei potuto fare. Invece mi sono resa conto che da qualche parte, questa forza ce l’avevo” ha concluso la mamma di Cesana.
Redazione NurseTimes
Fonte
www.casateonline.it
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