Ancora una stoccata al governatore campano De Luca: “Mi piacerebbe condividere gli onori, oltre che gli oneri”.
“Da gennaio 2017 l’ospedale Monaldi di Napoli non era più autorizzato a eseguire trapianti di cuore per i bambini. La sospensione, nel 2016, era stata decisa in seguito a un’ispezione del CNT, Centro nazionale trapianti, per via delle molte criticità organizzative e gestionali riscontrate”. È quanto dichiara in un post su Facebook il ministro della Salute, Giulia Grillo.
“Lo scorso 11 luglio – prosegue –, per risolvere la situazione, sono stata di persona al Monaldi, parlando con i genitori dei bimbi trapiantati che chiedono assistenza in sicurezza, anche per il percorso pre e post trapianto. A seguito di ciò, il 16 luglio, ho inviato presso la struttura una ispezionare ministeriale composta da ispettori del ministero ed esperti del CNT, dell’Istituto superiore di sanità, di Agenas e carabinieri del nucleo NAS, che hanno raccomandato di: individuare adeguate e dedicate risorse professionali (cardiologiche, cardiochirurgiche e infermieristiche) e logistiche (letti, ambulatori, sala operatoria); definire i percorsi organizzativo-assistenziali improntati ai principi della ‘presa in carico’ e della ‘continuità assistenziale’, integrati secondo logiche multidisciplinari e multiprofessionali, che si svolgano nell’ambito di idonei ambienti strutturali e logistici separati da quelli per pazienti in età adulta; infine elaborare i protocolli operativi condivisi tra le diverse unità responsabili della gestione dei pazienti in età adulta e pediatrica, atti a definire in modo inequivoco la responsabilità clinica nelle diverse condizioni”.
Infine il ministro annuncia: “Oggi, finalmente, le unità operative vengono inaugurate. Mi dispiace che il governatore De Luca, anche questa volta, invece di pensare al bene dei cittadini della sua Regione, trovi sempre il tempo per scrivermi quando ha qualche problema (per esempio quando i suoi IRCSS fanno le domande per i bandi fuori tempo), mai quando si tratta di inaugurare i reparti. Mi piacerebbe ‘condividere’ anche gli onori, oltre che gli oneri”.
Redazione Nurse Times
Fonte: AGV
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