Gli infermieri si sono dimostrati ancora una volta in prima linea nell’informazione sanitaria, ricoprendo il ruolo di informatori ed educatori alla salute della popolazione accanto ai medici.
Si stanno svolgendo, in questi mesi, una serie di incontri itineranti che permetteranno ai cittadini di incontrare diversi professionisti sanitari nei comuni della provincia di Cosenza per essere informati e discutere i rischi derivanti dall’ictus cerebrale.
Nell’incontro svoltosi a Lattarico hanno partecipato alcuni medici, un tecnico di laboratorio del centro trasfusionale e alcuni infermieri.
I relatori hanno richiesto in questa occasione, la partecipazione degli infermieri riconoscendo loro l’importante ruolo anche nella prevenzione e nell’informazione al cittadino.
Giosina Gigliotti, presidente AVIS sezione di Lattarico, e tecnico di laboratorio, ha ospitato nella locale sezione il convegno e ha messo a disposizione degli infermieri alcune sale visita. Qui Luigi Carbone, Caterina Ester e Antonio Barbarelli si sono dedicati alla misurazione della pressione e alla relativa informazione in merito al range dei valori pressori e la necessità del monitoraggio in quanto fattore di rischio per l’ictus.
Hanno volontariamente dedicato alcune ore del loro tempo libero, non certo per mostrare l’abilità tecnica in questa semplice prestazione professionale, ma per valorizzare l’attività intellettuale che l’infermiere, talvolta in modo non consapevole, mette quotidianamente al servizio dell’utente.
Si passa dalla Comunicazione, quella con l’iniziale maiuscola di chi riesce, con l’Empatia, a trasmettere con parole semplici il sapere scientifico; per arrivare alla corretta e capillare informazione sanitaria e di conseguenza alla prevenzione.
“Abbiamo voluto gli infermieri – ci dice la dott. Mazzitelli, medico relatore – affinchè sia valorizzata l’attività intellettuale che quotidianamente svolgono. Sono consapevole della professionalità crescente di questa figura: quotidianamente assisto allo stress psicologico e fisico al quale sono sottoposti. Alte competenze dagli infermieri sia negli ambulatori che nei reparti per non dimenticare quelli del 118: professionisti in grado di prendere decisioni in pochi minuti per un intervento di soccorso, che qualcuno tenta di definire “centralinisti” o “trasportatori” , ma realmente professionisti con un lungo percorso di formazione”.
Il dottor Auteri, noto e stimato neuroradiologo interventista e organizzatore e relatore di questi incontri, ha accolto con grande entusiasmo la proposta della presenza degli infermieri precisando come “il tempo, l’attenzione e la cura che gli infermieri dedicano ai pazienti, con scienza e coscienza, è la nostra risorsa più grande”.
La nostra professione ci impone di informare il cittadino rimanendo nei limiti delle nostre conoscenze e competenze.
“Oggi l’infermiere ha diversi ruoli – afferma il collega Barbarelli – ognuno di essi importante per il “riconoscimento professionale” sia da parte dell’utente che di tutte le altre figure professionali sanitarie. Per quanto possibile dobbiamo interpretare tutti i ruoli e anche partecipare in modo attivo ad un convegno organizzato da medici, avere il nostro spazio in modo così attivo, è uno dei tanti passi che dobbiamo compiere per arrivare a questo obiettivo”.
A prescindere da sigle sindacali, da reparti di appartenenza e da contratti pubblici o privati, sposare questo comportamento e far conoscere le diverse sfaccettature del nostro ruolo non può che far crescere la nostra immagine professionale.
Barbara Modaffari
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