Eccezionale scoperta al Ruggi di Salerno, dove i chirurghi si sono ritrovati tra le mani un pezzo di storia della medicina.
Alcuni giorni fa i cardiochirurghi dell’ospedale Ruggi di Salerno si sono ritrovati alle prese con un pezzo di storia della medicina mondiale: una protesi cardiaca impiantata nientemeno che da Christiaan Barnard, autore del primo trapianto di cuore della storia dell’umanità. È accaduto durante un intervento in apparenza normalissimo, eseguito dall’equipe del dottor Severino Iesu.
La donna operata, oggi 60enne, era solo una bambina – aveva cinque anni – quando scoprì di essere affetta da un serio problema alla valvola mitrale. Dopo essersi informati in merito e aver atteso cinque anni, i genitori la affidarono al fratello 25enne, che la accompagnò a Città del Capo, in Sudafrica, portando con sé solo la documentazione medica.
La ragazzina, che a quel punto aveva dieci anni, fu sottoposta a un intervento cardiaco dal tasso di mortalità non trascurabile, all’epoca. Trascorse quattro mesi nel centro Groote-Schuur, seguita con cura dal pioniere Christiaan Barnard, che solo un paio di anni prima aveva eseguito il primo trapianto di cuore al mondo.
Gli specialisti del Ruggi hanno potuto toccare con mano, e non senza emozione, la straordinaria longevità della valvola: “Non si ha documentazione di altra valvola durata cinquant’anni”, si legge in una nota. Quindi sono intervenuti sulla paziente, operata tanto tempo prima da un chirurgo “che ha scritto pagine fondamentali del progresso scientifico”.
Redazione Nurse Times
Fonte: la Repubblica
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