Si tratta di un evento più unico che raro: le statistiche parlano di soli tre casi su mille nel mondo.
Una notizia straordinaria, diffusa con i canoni di massima riservatezza e tutela della privacy, arriva dall’Asst Cremona: una giovane donna emodializzata è diventata mamma. La nascita è avvenuta al Centro dialisi diretto da Fabio Alberti e rappresenta un evento storico. Statistiche mondiali alla mano, infatti, su mille donne dializzate che rimangono incinta solo tre portano a termine con successo la gravidanza.
“La nascita del bambino – spiega Paola Pecchini, specialista nefrologa del Centro emodialisi cremonese – è stata una grande gioia per mamma e papà, e per infermieri e medici dell’Emodialisi. Nella nostra città non era mai successo che una donna dializzata rimanesse incinta e oltretutto portasse a termine la gravidanza con successo. Sono stati fondamentali gli infermieri dell’Emodialisi, che hanno dializzato la futura mamma tutti i giorni, supportandola anche psicologicamente, in collaborazione con i medici ginecologi e le ostetriche. Ma anche successivamente, collaborando con la Terapia intensiva neonatale, dove medici e infermieri si sono presi cura del bambino nato prematuro. I complimenti vanno soprattutto alla mamma, che ha accettato di essere sottoposta a dialisi quotidiane di almeno cinque ore per mesi”.
Un lavoro molto delicato, testimoniato anche dai dati presenti al riguardo. “Portare a termine una gravidanza per una donna in emodialisi è circostanza rara – conclude Pecchini –. Al momento ci sono circa mille segnalazioni nel mondo e la letteratura parla di 3.3 gravidanze per mille pazienti all’anno. Uno studio canadese ha mostrato un miglioramento nella statistica riguardante i bimbi nati vivi con dialisi intensiva. Per questo i medici hanno deciso di sottoporre la signora a dialisi lunghe quotidiane”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.ilgiorno.it
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