Si concluderà domani, a Bologna, il Congresso mondiale della World Society for Reconstructive Microsurgery.
Dopo aver celebrato la Giornata Mondiale del Linfedema lo scorso marzo al ministero della Salute, l’attenzione su questa importante patologia trova grande spazio durante il Congresso mondiale della World Society for Reconstructive Microsurgery (WSRM), organizzato a Bologna presso il Palazzo della Cultura e dei Congressi: cominciato ieri, andrà avanti fino a domani.
La Giornata Mondiale del Linfedema ha avuto come referente scientifico Corrado Campisi, specialista in chirurgia plastica e già membro del Comitato esecutivo della Società Internazionale di Linfologia, l’organo scientifico e istituzionale più autorevole sulla patologia linfatica a livello mondiale. È stato un vero successo: più di 350 partecipanti, sia operatori salutari sia pazienti, e molti specialisti di riconosciuta esperienza nel settore. Presenti anche le associazioni di pazienti provenienti dall’Italia, dall’Europa e dal Nord America (Canada).
L’attenzione rivolta al linfedema primario (congenito, associato ad alterazioni geniche e a patologia malformativa) e secondario (in particolare dopo il trattamento di condizioni tumorali o eventi traumatici) è progressivamente crescente. Non a caso, durante il Congresso Mondiale della WSRM, vi sono numerose sessioni scientifiche dedicate all’argomento, con specialisti arrivati da tutto il mondo. La scuola genovese ha iniziato a trattare le complesse malattie linfatiche a partire dal 1973, e oggi si presenta a pieno titolo come la più autorevole a livello italiano, europeo e mondiale.
Il team Campisi sarà parte attiva del Convegno della WSRM e porterà comunicazioni scientifiche sulle più attuali e innovative tecniche chirurgiche e microchirurgiche dedicate al trattamento del linfedema. L’esperienza di oltre 46 anni è notevole, il numero di pazienti trattati supera i 5mila, con un follow-up superiore a 20 anni dall’intervento. Oggi l’unica strada possibile per la guarigione è proprio la microchirurgia, secondo specifiche tecniche che permettono di ricostruire sia il circolo linfatico superficiale che quello profondo. Bisogna continuare su questa strada, perché ora più che mai una vera cura è possibile, soprattutto negli stadi iniziali della patologia.
Redazione Nurse Times
Fonte: Libero
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