Il segretario generale Amato dice la sua sul fenomeno sempre più esteso della fuga verso altri Paesi europei.
Dal 2005 al 2015 oltre diecimila medici (10.104) hanno lasciato l’Italia per trovare lavoro all’estero. Ogni medico costa allo stato italiano ben 150mila euro. Stesso discorso vale per gli infermieri specializzati e gli oss. Recentemente per il Molise si è addirittura pensato di intervenire con i medici militari per sopperire alla spropositata mancanza di medici e infermieri nella regione.
“È una situazione paradossale e criminale, quella che si sta verificando negli ultimi anni in Italia – dichiara Domenico Amato (foto), segretario generale di Confintesa Sanità – e, indipendentemente dal fatto che che governi la destra, il centro o la sinistra, poco cambia. Formiamo i migliori medici, infermieri e oss d’Europa, con un costo giustamente elevato, e alla fine facciamo fuggire altrove le nostre eccellenze sanitarie perché non siamo in grado di offrire una possibilità di lavoro. Un evidente danno non soltanto per i medici, gli infermieri già abilitati e in servizio, ma anche per le future leve e per la popolazione italiana, che vedrà sempre meno personale a disposizione per curarsi perché i nostri giovani ci vengono sottratti da altri Paesi europei, che offrono prospettive di carriera e condizioni lavorative migliori di quelle offerte oggi dal Ssn”.
Redazione Nurse Times
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