Roberta Sassu, segretaria territoriale del sindacato: “Gravi carenze. Non possiamo revocare lo stato di agitazione”.
“È assurdo pensare che 50 infermieri e 20 operatori socio-sanitari assunti per due mesi possano rappresentare la soluzione alle carenze strutturali dell’area dell’Asl Toscana Nord Ovest. A queste condizioni non possiamo revocare lo stato di agitazione e siamo pronti allo sciopero”. L’annuncio arriva da Roberta Sassu, segretaria territoriale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, a seguito dell’accordo raggiunto tra Azienda sanitaria e sindacati confederali. “Il classico stratagemma per gettare fumo negli occhi ai lavoratori”, dichiara Sassu.
“Queste assunzioni – continua –, diluite sui 5 grandi ospedali e le 10 zone territoriali che compongono l’Azienda, si traducono in tre infermieri per ogni struttura, quando l’Asl Nord Ovest avrebbe bisogno di 400 infermieri in più per garantire l’assistenza adeguata. E non a causa delle ferie, ma in generale durante l’anno. In un’azienda in cui ci sono centinaia di infermieri che hanno accumulato fino a 200 giorni di ferie e centinaia di ore di straordinario, a cosa possono servire 50 infermieri per due mesi? Contestiamo anche il ricorso alle agenzie interinali, quando è presente una graduatoria pubblica per assunzioni a tempo determinato a cui si potrebbe attingere per contratti più dignitosi per i lavoratori e meno costosi per l’Azienda”.
Conclude Sassu: “Negli incontri in prefettura, come Nursind, non abbiamo riscontrato nessuna apertura sul fronte delle assunzioni. Anzi, si autorizza la dirigenza ad attivare ordini di servizio per coprire le mancanze di organico. Unico dato positivo: Nursind ha finalmente ottenuto le date per il pagamento dell’incentivo regionale per il personale del 118, atto dovuto da anni e raggiunto solo sotto la minaccia di portare l’Azienda in tribunale. Se le scadenze non dovessero essere rispettate, siamo pronti ad avviare la causa legale”.
Redazione Nurse Times
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