Per il segretario territoriale Tomasco la centralizzazione del servizio permetterebbe di sradicare alcune cattive abitudini sulle ambulanze.
Internalizzare il servizio 118 dell’Asl Salerno attraverso una manifestazione d’interesse di tutti gli infermieri attualmente collocati nella graduatoria dell’avviso pubblico dell’Azienda sanitaria. È la necessità ribadita da Biagio Tomasco, segretario territoriale Nursind. Il sindacato infermieristico ritiene tale procedura ineludibile per sradicare alcune “mal practice che avvengono sulle ambulanze, non ultima quella dello sfruttamento lavorativo di tanti giovani che si vedono riconosciuto il loro operato con somme orarie ridicole, che non arrivano ai 5 euro l’ora, cosa di cui chiediamo un sollecito riscontro da parte dell’Opi provinciale, stante la mancata applicazione delle tariffe individuate dall’Opi stesso in materia”.
Tomasco sottolinea come sia dal Decreto 49 che si declina la fattispecie per cui il servizio 118 debba rientrare nell’esclusiva gestione dell’Asl Salerno, “senza che nulla sia stato fatto in tal senso”. E aggiunge: “Considerato che la Regione Campania ha inteso, nell’anno 2016, abbandonare la strada che portava alla costituzione di un’agenzia regionale per l’emergenza, e contestualmente ha individuato in ciascuna Asl campana la gestione dell’emergenza urgenza e delle reti tempo dipendenti, riteniamo sempre più utile addivenire a un modello organizzativo che veda la centralizzazione del servizio 118 e trasporto infermi in capo all’Asl Salerno, senza alcun intermediario”.
Con l’ultima stesura del Patto per la Salute si stabilisce l’intenzione di variare la percentuale di incremento della spesa di personale, fissata in misura pari al 5% con il 10%. Si aprirebbe così la strada all’immissione in ruolo di nuovo personale, già formato e con pluriennale esperienza, nel sistema 118 della provincia di Salerno. Personale che potrebbe essere riutilizzato, nei momenti di quiescenza del servizio 118, all’interno dei pronto soccorso, sanandone la carenza di personale.
“Sempre nel Patto per la Salute 2019/2021 – conclude il sindacalista -, dall’anno 2020 il Comitato Lea effettuerà annualmente la valutazione basata sul nuovo sistema di garanzia, inerente la qualità, l’appropriatezza e l’efficienza dei servizi sanitari regionali. Riteniamo sempre più cogente la gestione interna del servizio 118 da parte di ciascuna azienda sanitaria, che in tal modo potrebbe monitorare con maggiore incisività le criticità e le eccellenze del servizio stesso, ponendo in essere tutti i fattori di correzione necessari al suo miglior funzionamento”.
Redazione Nurse Times
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