Ecco le indicazioni fornite dalla Società italiana malattie infettive e tropicali per i sospetti casi di infezione da 2019-nCoV.
La Società italiana malattie infettive e tropicali (Simit) ha realizzato un diagramma denominato “Gestione del sospetto caso di infezione da 2019-nCoV da parte del personale sanitario in ospedale (PS e altri reparti) e territorio – Scheda 1, versione 3.0 – 04/02/2020”. In base a tale diagramma sono quattro le domande da porsi prima di far scattare l’allarme per un caso sospetto di coronavirus:
La persona è a rischio di esposizione a 2019-nCoV?
La persona è sintomatica?
Sono trascorsi meno di 14 giorni fra l’esposizione a rischio per 2019-nCoV e l’inizio della sintomatologia?
Il paziente è critico?
Solo a questo punto: se il paziente è nel territorio, bisogna chiamare la Centrale operativa 118 per attivare la procedura di centralizzazione del caso di “sospetta infezione da 2019-nCov”, senza passare per il pronto soccorso, previo contatto con le malattie infettive di riferimento; se il paziente è in un ospedale di rete, bisogna contattare il reparto di malattie infettive di riferimento; se il paziente è in pronto soccorso, bisogna osservarlo nel box di isolamento fino al trasferimento in MI/ICU.
COME VISITARE E GESTIRE I PAZIENTI?
Il Protocollo Infection Control – Scheda 3 raccomanda: visitare i casi sospetti di nCoV in un’area separata dagli altri pazienti; ospedalizzare il paziente in isolamento in un reparto di malattie infettive, possibilmente in stanza singola e facendo indossare al paziente una mascherina chirurgica, se riesce a tollerala; limitare il numero di operatori sanitari, di familiari e di visitatori a contatto con il caso e registrare i contatti.
COME ISOLARE I PAZIENTI? QUALI MASCHERE UTILIZZARE PER PROTEGGERSI?
Applicare le precauzioni di isolamento da contatto e trasmissione per droplet:
– Mascherina chirurgica e protezione facciale
– Camice impermeabile a maniche lunghe non sterile e guanti
– Mascherina FFP2 in caso di procedure che possano generare aerosol
Si raccomanda di utilizzare strumenti monouso e strumentazioni portatili per evitare di muovere il paziente. Se necessario, trasportare il paziente fuori della stanza di isolamento, usare percorsi predeterminati per minimizzare la possibile esposizione di personale sanitario, altri pazienti e visitatori.
Qualora il paziente sia posto in isolamento domiciliare fiduciario, sia il paziente che i familiari devono essere istruiti per applicare le precauzioni standard di biosicurezza, quelle per prevenire la trasmissione per aerosol e per contatto. L’Oms raccomanda di utilizzare i seguenti disinfettanti: alcol etilico 70% per gli strumenti, acqua, detergente comune e sodio ipoclorito o altro disinfettante per la pulizia di ambienti e superfici.
COME GESTIRE I CAMPIONI DA INVIARE A ROMA PER CONFERMARE PRESENZA DEL CORONAVIRUS?
Etichettatura dei campioni
Su ogni singolo campione deve essere apposta un’etichetta riportante a chiare lettere:
- Nome del paziente
- Tipologia del campione (sangue, tampone rinofaringeo, BAL ecc.)
- Data del prelievo
Trasporto e conservazione
I campioni devono essere inviati immediatamente al laboratorio:
- Trasporto a temperatura ambiente se il tragitto è breve
- Trasporto refrigerato (utilizzando i siberini) se il tragitto prevede qualche ora
I campioni possono essere conservati in frigo (+4°C) per un tempo < 48 ore:
- Trasporto refrigerato (utilizzando i siberini)
Se il campione non può essere processato entro 48 ore (ad eccezione di tessuto da biopsia e autopsia, siero, sangue intero ed urine (tempistica differente, vedi tabella pagina precedente), va conservato a – 70°C:
- solo trasporto in ghiaccio secco (il campione non deve essere scongelato)
Modalità di spedizione
Una volta raccolti i campioni, si procederà alla confezione del pacco utilizzando contenitori adeguati a norma di legge (circolare n. 3 dell’08.05.2003 del ministero della Salute) per l’invio del materiale biologico, categoria B codice UN 3373.
In particolare sarà utilizzato:
– Contenitore esterno rigido in polistirolo su cui è stato applicato il simbolo del rischio biologico
– Contenitore interno rigido in plastica con tappo ermetico
– Bustina in plastica con sigillatura per trasporto materiale biologico
All’interno del pacco verrà inserita anche la documentazione relativa al paziente in apposita busta impermeabile.
Indirizzo di spedizione:
WHO National Influenza Center/NIC- ISS
Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena, 299
00161 Roma
Tel.: 06 49906135
Mail: [email protected]
Mittente: nominativo, indirizzo, telefono, email.
In caso di dubbi in merito alla modalità di spedizione e al laboratorio cui recapitare il campione per la prima diagnosi, contattare prima l’Iss e successivamente INMI Lazzaro Spallanzani, attuale laboratorio di riferimento nazionale.
ALLEGATO: Indicazioni Simit
Redazione Nurse Times
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