Il dott. Luigi Vulpis denuncia la grave carenza dei dispositivi di protezione individuale al Policlinico di Bari
La nota di denuncia già avviata al direttore Generale, dott. Giovanni Migliore in data 22 febbraio u.s. (in allegato) rimasta senza risposta.
La nuova nota di denuncia da parte del segretario aziendale (in allegato) mette in evidenza le criticità nell’approvvigionamento dei DPI.
La FIALS aveva richiesto, con estrema urgenza, una essenziale dotazione di presidi medici a tutti gli operatori sanitari, tecnici ed amministrativi, che seppur con le debite differenze e specificità operative, prestano la loro attività all’interno dell’Azienda Policlinico Giovanni XXIII di Bari, in particolare mascherine, guanti e disinfettanti.
“Ad oggi i succitati Presidi essenziali – si legge nella nota – vengono consegnati solo al personale sanitario, peraltro in maniera insufficiente e disordinata, anche considerando che la mascherine hanno una efficacia di circa 6/8 ore”.
In particolare la Fials registra una evidente carenza di mascherine mod.ffp2 e ffp3, da dare in dotazione alle UU.OO. di Medicina e Chirurgia D’urgenza e Accettazione, ai vari Pronto Soccorso ed ad altre numerose UU.OO di Medicine del Policlinico e Giovanni XXIII.
Inoltre si segnala la mancata consegna al personale Tecnico ed Amministrativo di presidi essenziali per la tutela della loro incolumità.
“I succitati dispositivi, qualora disponibili, risultano, peraltro, essere assolutamente insufficienti numericamente, considerando che le predette mascherine come già detto, non hanno durata plurigiornaliera e andrebbero per estrema sicurezza sostituite, oltre ad essere correttamente smaltite (dove?)” continua la nota della Fials.
La Fials “senza voler creare un esagerato allarmismo, bensì con la sola finalità di garantire il diritto alla tutela della salute negli ambienti di lavoro, di tutto il personale dipendente del Policlinico-Giovanni XXIII, preservando gli stessi da eventuale contagio da CORONAVIRUS, la FIALS richiede che l’Azienda ottemperi a quanto richiesto, fornendo necessario e positivo riscontro”, conclude la nota.
Redazione Nurse Times
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