Istituzioni e cittadini mobilitati per offrire sistemazioni dignitose a cifre ragionevoli.
«Vogliamo rassicurare tutti i colleghi che stanno rientrando in Toscana richiamati da Estar: non li lasceremo soli. Comprendiamo la vostra difficoltà e accoglieremo tutte le vostre istanze». È quanto Opi Firenze-Pistoia vuol far sapere ai tanti infermieri che in questi giorni hanno l’ente contattato perché, di ritorno in Toscana da altre regioni a seguito della chiamata di Estar per l’emergenza Covid-19, non sanno dove alloggiare data la chiusura di buona parte delle strutture ricettive.
«Ci hanno scritto e chiamato tanti infermieri in difficoltà – spiega il presidente Danilo Massai – e questo ci ha spinto a lanciare un appello ai cittadini, in particolare di Firenze e Pistoia, perché mettessero gratuitamente a disposizione alloggi per questi professionisti sanitari. Devo dire che la reazione è stata commovente: hanno risposto in moltissimi soprattutto su Firenze, mentre ci servirebbe ancora una mano su Pistoia e sulle altre province dove, in alcuni casi, vengono trasferiti anche infermieri fiorentini».
Ma sostegno è arrivato anche dalle istituzioni. «Anche il Comune di Firenze e i sindacati, confederali e di categoria, hanno rilanciato il nostro appello e li ringraziamo – prosegue Massai –. In particolare l’assessore del Comune di Firenze Cecilia Del Re ha coinvolto Diocesi, Confindustria, Federalberghi e Assohotel che ci stanno dando una grande mano. Ugualmente ringraziamo Anci Toscana, l’associazione dei Comuni, che ci sta supportando. Ribadiamo però anche il nostro grazie di cuore ai tantissimi cittadini comuni, proprietari di B&B e case, che ci hanno chiamato. Alcuni addirittura hanno offerto un letto in casa propria: per motivi sanitari non lo abbiamo potuto accettare, ma ci ha profondamente commosso. Infine la Fondazione Claudio Ciai ha lanciato un crowdfunding per coprire le spese sostenute dagli infermieri. L’iniziativa è promossa e sostenuta da Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Siamosolidali.it e Feel Crowd, con il patrocinio del Comune di Firenze».
Coinvolta anche la Regione Toscana. In una lettera inviata al presidente Rossi, Opi Firenze-Pistoia ha sottolineato le criticità segnalate da numerosi infermieri sia sul fronte degli alloggi che sulle discrepanze di trattamento rispetto al richiamo dalla graduatoria da parte delle tre Asl della Toscana. «Alcune concedono pochissimi giorni per l’accettazione dell’incarico e senza considerare esperienza e competenze professionali – spiega Massai –, altre invece fanno scegliere gli ambiti lavorativi, concedendo fino a un mese di preavviso e la possibilità di organizzarsi con gli alloggi».
L’urgenza e lo scarso preavviso complicano ancora una volta la possibilità di reperire un alloggio dignitoso, se non a cifre molto elevate. «Insieme a tutto ciò vanno considerate anche altre due questioni importanti: quella del contesto d’assegnazione e dei turni di lavoro – conclude Massai –. La gestione attuale spesso non permette agli infermieri di raggiungere facilmente la propria famiglia e prendersene cura: chiediamo quindi il rispetto della genitorialità. Abbiamo spiegato al presidente Rossi tutta la situazione e confidiamo in una risposta positiva, oltre che in un aiuto per individuare alloggi per gli infermieri fiorentini trasferiti in altre province, dove il nostro Ordine può aiutarli meno».
Redazione Nurse Times
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