Misure ancora più restrittive saranno adottate a partire da domani, domenica 5 aprile, nella regione Lombardia. Ad annunciarlo l’obbligo di “coprire naso e bocca” è un comunicato del governatore Attilio Fontana, che sarà valida almeno fino al prossimo 13 aprile.
Ogni misura restrittiva stabilita lo scorso 21 marzo resterà invece sempre in vigore.
Ma non sarà obbligatorio disporre di un dispositivo omologato: in mancanza di mascherina chirurgica si potrà utilizzare una sciarpa, un foulard o uno scaldacollo oppure una mascherina realizzata artigianalmente nella propria abitazione.
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha spiegato come la misura lombarda non sia stata in alcun modo ispirata da raccomandazioni del Consiglio stesso o del Comitato tecnico-scientifico.
«Sull’uso delle mascherine c’è un grande dibattito anche nella comunità scientifica perché non ci sono evidenze fortissime. Sappiamo che sono utili per prevenire il contagio di chi è infetto, ma la misura fondamentale è il rispetto del distanziamento sociale».
Gli esercizi commerciali al dettaglio autorizzati alla riapertura «hanno l’obbligo di fornire i propri clienti di guanti monouso e soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani».
L’ordinanza «conferma la chiusura degli alberghi (con le eccezioni già in vigore), degli studi professionali, dei mercati e tutte le attività non essenziali» e apre alla possibilità di «acquistare articoli di cartoleria all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o beni di prima necessità, già aperti».
Sarà «anche possibile la vendita di fiori e piante solo con la consegna a domicilio».
La Regione ha anche chiesto al Governo «di confermare con un dpcm specifico la chiusura dei cantieri edili e di permettere, invece, le attività legate alla filiera silvopastorale (come, ad esempio, il taglio della legna)».
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