Riceviamo e pubblichiamo una nota di Michele Mennillo (foto), leader del Gruppo specializzato nell’assistenza domiciliare in Lomberdia.
Molti di noi staranno pensando che quest’anno non avesse senso festeggiare la Pasqua, scambiarsi gli auguri quando fuori dalle nostre case c’è un nemico che ancora non siamo riusciti a sconfiggere, che ci tiene lontani dai nostri cari, dai nostri affetti, per cui ci viene richiesto un sacrificio importante di privazione delle nostre libertà. Ad alcuni, poi, è richiesto ogni giorno un sacrificio ancora più duro: quello di mettere a rischio la propria vita per salvare quella di molti altri.
Molti di noi pensano che forse è irrispettoso pensare di festeggiare se le ambulanze continuano a passare, se c’è chi sta lottando per la propria vi, se il nostro vicino piange la perdita di un proprio caro nel silenzio della propria casa. Forse è irrispettoso per chi ha perso il lavoro e non sa cosa potrà dar da mangiare ai propri figli o se potrà avere ancora un tetto sulla propria testa. Forse è così. Nessuno quest’anno può pensare di festeggiare come è abituato a fare, ma Pasqua è rinascita, speranza ed è proprio quello di cui abbiamo tutti bisogno.
Quest’anno avevamo bisogno di farci gli auguri, di sperare insieme di poter tornare ad abbracciare i nostri cari, di riprenderci le nostre vite. Forse ci vorrà ancora un po’ di tempo e sicuramente questa situazione che ha del surreale ci sta cambiando, ci sta segnando nel profondo e ci sta insegnando a guardarci dentro e ad apprezzare cosa davvero sia importante nella vita.
L’augurio che possiamo farci tutti quest’anno è quello di mantenere accesa la luce della speranza. Quella che ci dà forza, e che si possa tornare presto a sentire le vocine dei bambini in strada, di riabbracciare i nostri nonni e soprattutto di riprendere l’agognata solita e noiosa routine che adesso ci manca. Intanto possiamo stringerci in un grandissimo abbraccio “virtuale” per farci forza e stare vicini agli eroi della sanità e a quanti combattono con questo nemico invisibile.
Un augurio speciale voglio rivolgerlo anche e soprattutto agli eroi della Paxme, medici e infermieri fisioterapisti, ASA e Oss, che entrano nelle case delle persone che in questo momento stanno lottando per affrontare e cercare di vincere insieme questa battaglia. Per me siete tutti eroi perché avete accettato senza indugio di mettervi al servizio di persone che si sono ammalate, entrando nelle loro case e accogliendo le loro paure, pur essendo consapevoli del rischio a cui andate incontro, avendo a vostra volta a casa una famiglia che vi aspetta e sicuramente vi ammira.
Auguri a tutti i nostri professionisti, che continuano a garantire la loro attività a supporto degli anziani, dei disabili, dei minori, di tutte quelle persone che hanno altre malattie (alcune incurabili) e delle loro famiglie, che sono nelle loro case o ricoverati in struttura, perché la fragilità che li affligge non sparisce con il rischio di essere contagiati, ma l’isolamento può arrecare una punizione molto severa se lasciati completamente soli.
Un augurio grande anche al personale di centrale che rende possibile tutto questo, è il cuore pulsante della Paxme, e ha accolto con la stessa responsabilità e professionalità l’impegno di rimboccarsi le maniche e ripensarsi in funzione di un bisogno nuovo, ignoto a tutti, a cui nessuno era preparato, ma per il quale ognuno di noi sta mettendo in campo tutto quello che può dare.
Auguri anche a chi di noi si è ammalato, che in questo momento sta combattendo la sua battaglia personale e coraggios. FORZA, vi aspettiamo presto.
Auguri alle nostre famiglie che affrontano insieme a noi le ansie, le paure, sono con noi a sostenerci emotivamente, ci motivano con il loro sguardo colmo di preoccupazione ma anche di orgoglio e sono lì ad attendere il nostro rientro.
Auguri ai nostri bambini che rappresentano la speranza, la memoria futura e che serberanno nei loro cuori i sacrifici vissuti e i valori che ne deriveranno dalle nostre azioni e avranno il grande compito di testimoniarlo a loro volta alle generazioni future Auguri a tutti e un grazie a tutti noi.
Michele Mennillo
Presidente Gruppo Paxme
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