I due Istituti hanno realizzato documenti tecnici sui settori della ristorazione e delle attività ricreative di balneazione.
“La distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri, e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo”. Così i due nuovi documenti tecnici sui settori della ristorazione e delle attività ricreative di balneazione pubblicati sul sito dell’Inail, che li ha realizzati in collaborazione con l’Iss con lo scopo di “garantire la ripresa delle attività, successiva alla fase di lockdown, assicurando allo stesso tempo la tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza”.
Sul fronte delle spiagge è indicata “una strategia di gestione del rischio che tenga conto di vari aspetti”, che riguardano “il sistema integrato delle infrastrutture collegate con la meta di balneazione, gli stabilimenti e le spiagge libere”. Iss e Inail invitano a “determinare l’area utilizzabile dai bagnanti richiede inoltre valutazioni specifiche, perchè le aree costiere sono molto differenti tra loro”. Si ritiene quindi “opportuna l’adozione da parte delle autorità locali di piani che permettano di prevenire l’affollamento delle spiagge, anche tramite l’utilizzo di tecnologie innovative”.
Per consentire “un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate”, è suggerita “la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie”. Si raccomanda, inoltre, di “favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web”. Vanno inoltre “differenziati, ove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara”.
Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia, poi, “la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo”. Inoltre “è opportuno anche privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni”.
In ogni caso, dicono Inail e Iss, “è necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata”. È da “evitare”, poi, “la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo e, per lo stesso motivo, deve essere inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento”.
Entrambi i documenti si soffermano anche sulle misure specifiche per i lavoratori, in linea con quanto riportato nel protocollo condiviso tra le parti sociali dello scorso 24 aprile. Oltre a un’informazione di carattere generale sul rischio da Sars-CoV-2, “al personale devono essere impartite istruzioni mirate, con particolare riferimento alle specifiche norme igieniche da rispettare e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. Va comunque “ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili di appositi dispenser con soluzione idroalcolica”.
Redazione Nurse Times
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