Un nuovo traguardo potrebbe essere raggiunto dai morigerati cittadini di Finale Ligure. Dopo l’esposto presentato per le campane rumorosamente moleste e dopo essere riusciti ad ottenere il bando del gioco del pallone, del passaggio degli skateboard e di bambini e giovani sui pattini a rotelle per le strade cittadine, ora sembra essere giunto il momento di silenziare le sirene delle ambulanze che svolgono servizi urgenti del NUE 112/118.
Sarebbero stati i turisti della località balneare a lamentarsi per il suono delle sirene, ritenuto davvero eccessivo. Il volume dei sistemi acustici dei mezzi di soccorso è stato giudicato da una delegazione di lamentosi come troppo alto e in grado di creare apprensione in un momento in cui il ricordo e il racconto delle sirene durante il lockdown è ancora vivo.
Tutto ciò ha portato alla richiesta formale alle pubbliche assistenze di modulare il volume valutando per ogni servizio, se sia davvero il caso di utilizzare le sirene, correndo il rischio di disturbare la quiete di qualche visitatore.
“I dispositivi acustici sono assolutamente regolamentati da leggi specifiche e di seguito omologati, che non è l’autista dell’ambulanza che decide l’utilizzo di tali dispositivi bensì vengono regolamentati da un protocollo del 118 Savona Soccorso a seconda del codice di gravità dell’intervento da effettuare” ha spiegato ai nostri microfoni la presidentessa della Croce Bianca finalese, Alessandra Tabò.
“A questi ospiti dall’udito delicato, sarebbe bello far comprendere che su quel ‘rumoroso’ mezzo di soccorso ci sono persone che hanno immediato bisogno di cure; soccorritori, medici ed infermieri che con spirito di abnegazione e sacrificio, svolgono un compito sempre più difficile” continua la Tabò.
“Da eroi in tempi di ‘Covid’, ad untori subito dopo, a disturbatori della quiete pubblica vacanziera: meno etichette e più rispetto e comprensione civica” è l’auspicio in conclusione della presidentessa. base alla tipologia di urgenza.
“I dispositivi acustici sono assolutamente regolamentati da leggi specifiche e di seguito omologati, che non è l’autista dell’ambulanza che decide l’utilizzo di tali dispositivi bensì vengono regolamentati da un protocollo del 118 Savona Soccorso a seconda del codice di gravità dell’intervento da effettuare” ha spiegato ai nostri microfoni la presidentessa della Croce Bianca finalese, Alessandra Tabò.
“A questi ospiti dall’udito delicato, sarebbe bello far comprendere che su quel ‘rumoroso’ mezzo di soccorso ci sono persone che hanno immediato bisogno di cure; soccorritori, medici ed infermieri che con spirito di abnegazione e sacrificio, svolgono un compito sempre più difficile” continua la Tabò.
“Da eroi in tempi di ‘Covid’, ad untori subito dopo, a disturbatori della quiete pubblica vacanziera: meno etichette e più rispetto e comprensione civica” è l’auspicio in conclusione della presidentessa.
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