Un nuovo studio è stato condotto per sviluppare raccomandazioni per la valutazione e gestione del paziente affetto da lesioni da pressione del tallone.
Tali raccomandazioni sono basate su pareri esperti che potrebbero produrre un positivo impatto nella cura dei problemi clinici ancora poco approfonditi come ulcere da pressione al tallone.
A settembre 2017, l’AISLeC, Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee, ha intrapreso un progetto volto a integrare con metodo sistematico le evidenze disponibili con le opinioni degli esperti e
degli stakeholders, al fine di raggiungere un adeguato grado di consenso sulle raccomandazioni per la pratica clinica.
“Recenti dati provenienti da indagini epidemiologiche statunitensi mostrano un leggero calo nella prevalenza delle ulcere da pressione negli ultimi dieci anni, principalmente nei setting assistenziali per acuti e nell’area riabilitativa ma nonostante ciò, il carico clinico-organizzativo rimane ancora impressionante” scrivono i ricercatori.
“La prevalenza delle lesioni da pressione del tallone (LPT) varia dal 7,3% al 18,2%, – continuano i ricercatori, – una recente Root Cause Analysis ha mostrato un tasso di prevalenza delle LPT di stadio III e IV nell’assistenza domiciliare pari al 51%. Nonostante siano così comuni e causino elevati rischi per i pazienti, la patofisiologia delle LPT non è stata ancora completamente chiarita. In particolare, i meccanismi che sono alla base della relazione tra il riposo a letto e lo sviluppo delle lesioni del calcagno necessitano di ulteriori indagini, precludendo, ad oggi, lo sviluppo di adeguate strategie per la diagnosi e la gestione”.
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