E’ accaduto all’ospedale San Martino di Belluno, dove pare che Roberto Bianchini visitasse i pazienti senza mascherina nonostante fosse stato contagiato durante un viaggio in Thailandia. Nel mirino della Procura altri quattro medici.
Un primario positivo al coronavirus visitato i pazienti senza la mascherina. Roberto Bianchini, primario del reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Martino di Belluno è finito nel registro degli indagati della locale Procura perché, positivo al coronavirus, visitato i pazienti senza la mascherina. L’ipotesi di reato a suo carico è quella di epidemia colposa aggravata.
I fatti. Tra il 14 ed il 21 febbraio Bianchini partì per l’isola di Ko Samui, località balneare della Thailandia e, al ritorno, rirpese normalmente a lavorare, pura avendo manifestato i primi sintomi di Covid-19. Riferì di non aver partecipato a tour con turisti, stando dunque alla larga dagli assembramenti.
Sei giorni dopo, tuttavia, le sue condizioni di salute cominciarono ad aggravarsi. Su consiglio del direttore medico del nosocomio, Raffaele Zanella, si sottopose allora ai controlli del caso e il secondo tampone diede esito negativo. Da qui l’immediato isolamento domiciliare, ma ormai era tardi: il virus circolava tra le corsie dell’ospedale bellunese.
Il procuratore Paolo Luca, a capo dell’indagine, sostiene che il primario ha continuato a lavorare senza utilizzare la mascherina anche quando manifestava evidenti segni della malattia. Inoltre è emerso che durante la vacanza aveva visitato altre isole, circostanza mai confermata dall’interessato.
Nell’indagine risultano altri quattro medici. Si tratta di Raffaele Zanella, presidente dell’Ufficio procedimenti disciplinari dell’Usl 1 Dolomiti, Antonella Fabbri, Tiziana Bortot e Cristina Bortoluzzi, componenti dello stesso Ufficio. Costoro sono chiamati a rispondere di falso materiale e ideologico in atto pubblico, nonchè di favoreggiamento aggravato. Per la Procura avrebbero modificato e poi archiviato il fascicolo del procedimento disciplinare interno nei confronti di Bianchini.
Redazione Nurse Times
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