Cambiare si deve … ? 1° parte
Michele Schinco, Giovanni Stellacci e Tina De Luca
S’infiamma la “bagarre” elettorale per il rinnovo di tutti gli Ordini delle professioni sanitarie cui alla legge n. 3/2018 (Ordine dei Medici, Infermieri TSRM e altri).
A Bari la CISL propone la propria squadra di “nuovi” dirigenti capitanata da tre Infermieri e precisamente:
- Coordinatore Nazionale CISL professioni Sanitarie, Michele Schinco.
- Segretario Territoriale CISL, Giovanni Stellacci.
- Coordinatore Regione Puglia CISL professioni sanitarie, Tina De Luca.
Interessante e di peso il curriculum dei “nuovi Capitani” della Cisl che non a caso hanno voluto titolare la propria lista di candidati, con un nome coerente con il proprio percorso sindacale: “Cambiare si deve”…
I protagonisti
Michele Schinco: E’ lui il “Ronaldo” del sindacalismo italiano stante le numerose e diverse organizzazioni sindacali in cui ha militato.
Infatti, negli anni duemila con l’amico Infermiere dott. Balducci Francesco (oggi, in coerenza con il percorso sindacale, dirigente in area infermieristica con la O.S. Nursind), aggrega un buon numero di iscritti nella O.S. Nursing-Up.
Dopo alcuni anni, cambia casacca e si accasa nella FSI di Adamo Bonazzi (foto) e nel 2012 entra nella segreteria nazionale della FSI (Vedi articolo) costituendo il coordinamento nazionale della professione infermieristica (CNI).
Pochi anni di militanza e scoppia una lite a suon di carte bollate all’interno della FSI che dura diversi anni.
Nel 2016 A. Bonazzi, espelle in sede congressuale dalla FSI Schinco, definendolo ingenerosamente una “mela marcia” (Vedi articolo).
Dopo una breve parentesi con il sindacato FELDA, Schinco approda in quest’ultimo periodo nella CISL che gli accorda per le deleghe “ballerine” nel portafoglio Schinco, la costituzione in casa CISL del “coordinamento delle professioni sanitarie (foto), negandogli ovviamente la possibilità di evidenziare e trasbordare la parola Infermiere.
Tanto ovviamente priva la titolazione specifica di rappresentanza della sola professione infermieristica che invero vantava e deteneva nella FSI da cui espulso. L’area di rappresentanza che vantava Schinco nella FSI coordinamento infermieri quindi, perde di significato e si declina in coordinamento professioni sanitarie, oramai più nessuno (forse) potrà dire agli Infermieri che è il sindacato degli Infermieri.
Giovanni Stellacci: Cresciuto nelle file del sindacato infermieristico Nursing up nella qualità di dirigente sindacale della ASL BA, si aggrega alla CISL assumendo la carica di segretario territoriale
Tina De Luca: Stesso percorso di Michele Schinco, da tutti è definita il suo “braccio destro”.
La scesa in campo della squadra CISL (per …. mandare a casa gli attuali inquilini …. scrive in uno dei suoi gruppi un candidato dirigente CISL della lista “cambiare si deve” …, coordinatore infermiere del Miulli di Acquaviva), in un primo momento è stato accolto con tanti sorrisi tra la comunità professionale infermieristica poiché si immaginava fosse occasione buona e giusta di sfruttare il momento elettorale per attuare riflessioni di prospettiva tra la comunità infermieristica sui grandi temi professionali e perché no (visto il parterre dei candidati), anche contrattuali, magari di respiro nazionale vista la presenza di Schinco ma… l’occasione è persa e da subito divampa la polemica che sembra, nei fatti che vi racconteremo più in avanti, costruita per dividere e “impoverire” ancor più la comunità infermieristica barese.
Fine prima parte …
Redazione Nurse Times
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