Home NT News Protesi bioniche di arto superiore: al via 3 nuovi progetti
NT News

Protesi bioniche di arto superiore: al via 3 nuovi progetti

Condividi
Protesi bioniche di arto superiore: al via 3 nuovi progetti
Condividi

Saranno sviluppati dall’Università Campus Bio-Medico di Roma, in collaborazione con il Centro Protesi Inail di Budrio e con la partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Nel campo delle protesi bioniche di arto superiore sono destinati a imprimere un’ulteriore accelerazione ai progressi raggiunti negli ultimi anni. Sono i tre progetti nel campo della bionica e delle tecnologie assistive low-cost, chiamati WiFi-MyoHand, RGM5 e 3D-AID, al via presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con il Centro Protesi Inail di Budrio (Bologna) e con la partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

In particolare WiFi-MyoHand svilupperà una nuova protesi bionica con ritorno sensoriale grazie a un sistema di stimolazione neurale completamente impiantabile e wireless. RGM5 svilupperà nuove procedure di chirurgia bionica per l’adattamento del corpo dell’amputato alle protesi piu’ innovative e restituirà la propriocezione. 3DAID realizzerà protesi e ortesi di mano innovative low-cost grazie all’utilizzo di tecniche avanzate di prototipazione rapida con stampa 3D.

La presentazione dei tre progetti presso l’ateneo romano ha visto la presenza di Andrea Rossi, direttore generale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, del prorettore alla ricerca, professor Eugenio Guglielmelli, del professor Vincenzo Denaro, primario emerito dell’Unità di Ortopedia e Traumatologia, della professoressa Loredana Zollo, presidente del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, del professor Vincenzo Di Lazzaro, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, e del professor Giovanni Di Pino, direttore del Next Lab – Neurofisiologia e Neuroingegneria dell’Interazione Uomo-Tecnologia. Per l’Inail erano presenti, tra gli altri, l’ingegner Emanuele Gruppioni, direttore tecnico Area ricerca Centro Protesi Inail, e l’ingegner Angelo Davalli, responsabile formazione tecnica e sanitaria, mentre per la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa il professor Christian Cipriani, direttore dell’Istituto di BioRobotica.

“L’avvio dei progetti in collaborazione con Inail e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa è un momento molto importante per l’Universita’ Campus Bio-Medico di Roma – ha dichiarato Andrea Rossi, direttore generale dell’Universita’ Campus Bio-Medico di Roma –. Siamo orgogliosi di poter sviluppare alcuni dei nostri progetti piu’ ambiziosi con partner storici e prestigiosi come Inail e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Al termine di un anno difficile, ma che apre a grandi opportunità future, rafforzare i rapporti di collaborazione scientifica esistenti significa avere la possibilità di realizzare iniziative dal grande impatto sociale futuro, consapevoli che la ricerca di soluzioni per la salute e il benessere della persona è elemento centrale nella nostra missione di ateneo”.

“L’Inail è da tempo impegnato nell’attività di ricerca di soluzioni innovative in ambito protesico e riabilitativo – afferma Emanuele Gruppioni, direttore tecnico Area ricerca Centro Protesi Inail –. Attraverso la propria esperienza, ha infatti creato un network basato sulla collaborazione fra centri di ricerca, strutture sanitarie e altri soggetti interessati a beneficio della ricerca di base e del trasferimento tecnologico, con l’obiettivo di influire positivamente sulla qualita’ della vita dei propri assistiti. La collaborazione tra il Centro Protesi Inail e l’Università Campus Bio-Medico di Roma, avviata nel 2013, ha consentito di ottenere importanti risultati. Abbiamo un identico approccio al paziente, perché per entrambi la ricerca ha come finalità l’innovazione al servizio della persona con disabilità. Con questi nuovi progetti intendiamo rafforzare il know-how condiviso per affrontare ora sfide più complesse. Sono progetti di alto profilo tecnico-scientifico che porteranno a sistemi, dispositivi e metodiche innovative a concreto beneficio degli assistiti dell’Inail”.

I tre progetti in sintesi: WiFi-MyoHand – Sistema impiantabile ottimizzato per l’interfacciamento con il sistema nervoso periferico e il controllo della protesi di arto superiore. Della durata di tre anni, il progetto punta a ripristinare la sensibilita’ tattile attraverso interfacce neurali impiantate e a soluzioni innovative di stimolazione periferica completamente impiantabili e wireless. Vuole inoltre migliorare il controllo della protesi attraverso griglie di elettrodi elettromiografici ad alta densità e tecniche avanzate di elaborazione del segnale muscolare. Il lavoro delle diverse equipe si concentreràò sullo sviluppo di un sistema di stimolazione neurale completamente impiantabile per consentire l’utilizzo della protesi a casa e un controllo della protesi a elevata destrezza nello svolgimento di compiti di vita quotidiana, grazie alla ritrovata sensibilità tattile.

Il progetto, diretto dalla professoressa Loredana Zollo e dall’ingegner Francesca Cordella come co-responsabile, coinvolge il CREO Lab della facolta’ di Ingegneria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, insieme all’area clinica del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico rappresentata dalle Unità di Ortopedia e Traumatologia, di Neurologia, Neurofisiologia, Neurobiologia, di Medicina Fisica e Riabilitativa e dal Next Lab, il Centro Protesi Inail di Budrio oltre all’Artificial Hands Area dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, diretto dal prof. Christian Cipriani, per lo sviluppo della protesi sensorizzata.

RGM5 (Re)-Give Me Five, Exploring new frontiers in prosthetic surgery. Si concentra sul moncone dell’arto superiore della persona amputata e lavora sullo sviluppo di procedure di chirurgia bionica per la revisione e la funzionalizzazione del moncone come la Targeted Muscle Reinnervation (TMR) e l’osteointegrazione in modo da renderlo in grado di ospitare moderne protesi bioniche. Il progetto opera contemporaneamente nell’ambito clinico e in quello ingegneristico legato al ritorno sensoriale in ambito propriocettivo. Inoltre, il progetto mira ad attivare un centro di Chirurgia Bionica presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico che sia un punto di riferimento nazionale per i pazienti amputati di arto.

Diretto dal professor Vincenzo Denaro (insieme ai professori Vincenzo Di Lazzaro e Giovanni Di Pino come co-responsabili) il progetto durerà tre anni e vede come capofila l’area clinica del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico con le Unità di Ortopedia e Traumatologia, Neurologia, Neurofisiologia, Neurobiologia, e Next Lab, il coinvolgimento dell’Unità di Medicina Fisica e Riabilitativa e del CREO Lab della Facoltà di Ingegneria e la partecipazione dell’Artificial Hands Area della Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa, per quanto riguarda la sensibilità propriocettiva, in collaborazione con il Centro Protesi INAIL di Budrio.

“È fondamentale che INAIL dia continuità a questi progetti di frontiera sulla mano bionica e che centri di ricerca importanti come l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e Università Campus Bio-Medico di Roma collaborino insieme – afferma Christian Cipriani, direttore dell’Istituto di BioRobotica, Scuola Superiore Sant’Anna –. Questi progetti da un lato consentiranno di diffondere certe pratiche chirurgiche all’avanguardia anche in Italia, e dall’altro alimentano un virtuoso sistema che porta innovazione nelle pratiche assistive e nelle protesi. Il processo è lento, si sa, ma è anche grazie a queste iniziative che si sta rivoluzionando il mondo della protesica d’arto”.

Il progetto 3D-AID – Protesi di mano ed ausili robotici esoscheletrici a basso costo intende sviluppare protesi e esoscheletri di mano, innovativi e low cost, grazie all’utilizzo delle avanzate tecniche di prototipazione rapida con stampa 3D. È guidato dal CREO Lab della Facoltà di Ingegneria dell’Università Campus Bio-Medico di Roma (responsabile prof.ssa Loredana Zollo, co-responsabile Ing. Fabrizio Taffoni) e vede il coinvolgimento dell’area clinica attraverso le Unità di Ortopedia e Traumatologia, di Neurologia, Neurofisiologia, Neurobiologia, di Medicina Fisica e Riabilitativa e del Next Lab.

A partire dallo studio della biomeccanica umana, il progetto delinea soluzioni di protesi e ortesi personalizzate per il paziente, progettate e fabbricate attraverso un processo innovativo di stampa 3D che integra le tecnologie abilitanti dell’IoT (Internet of Things) quali “manifattura additiva”, “modellazione virtuale” e “cloud”. Determinante sarà il ruolo del Centro Protesi Inail di Budrio (Bo) e della sua filiale di Lametia Terme nella definizione del processo di fabbricazione con stampa 3D di ultima generazione e la verifica sperimentale delle tecnologie sviluppate.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Batteri specchio, 38 scienziati chiedono di fermare le ricerche: perché?

Stop alle ricerche che mirano a sviluppare i batteri specchio, organismi sintetici costituiti da molecole speculari rispetto a quelle...

Coronavirus, Gimbe: "Siamo entrati nella quarta ondata"
NT News

Manovra 2025: flat tax sugli straordinari degli infermieri e contributo per gli specializzandi non medici. Gimbe: “Soluzioni tampone”

Il commento di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, sulle misure previste...

Indagine Nursing Up: "Il 60% degli infermieri lascerebbe il lavoro"
NT News

Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?

Mentre l’Italia affronta una crisi economica che colpisce duramente milioni di cittadini,...

Campania, via libera al concorso unico regionale per l'assunzione di oss: bloccati gli altri bandi
ConcorsiLavoroNT News

Concorso oss in Campania, 1.274 posti disponibili: al via le domande

È ufficiale: il tanto atteso Concorso Unico Regionale per Operatori Socio Sanitari...