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Puglia, concorso infermieri: richiesta rinvio delle prove selettive a settembre – ottobre

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Un momento del concorso per infermieri dell'Umberto I di Roma presso l'hotel Ergife, Roma, 22 agosto 2017. ANSA/ANGELO CARCONI
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”Egregi Presidenti, Egregio Assessore alla Sanità – Regione Puglia

Scrivo a nome di un numeroso gruppo di infermieri in servizio presso le Aziende Sanitarie pugliesi con un rapporto di lavoro a tempo determinato ed operanti per lo più in reparti ospedalieri o servizi territoriali che fronteggiano da quasi un anno l’epidemia Covid-19.

Non vogliamo definirci eroi, come qualcuno ci ha definito in questa particolare contingenza storica, ma vi assicuriamo che ogni giorno portiamo a casa il timore che “lui” essere invisibile, si sia impossessato di noi.


Questa nostra lettera viene inviata alla Vostra attenzione in seguito al ripristino delle procedure del concorso in oggetto, sospeso alcuni mesi fa. Pur non essendo contrari all’espletamento dello stesso non si può trascurare che molti di noi potrebbero essere “messi alla porta” dopo aver sostenuto il servizio sanitario regionale a fronteggiare l’emergenza, o dopo aver contratto la stessa patologia in supporto ai malati.

Vi ricordiamo che numerosi infermieri e medici hanno preferito trasferirsi all’estero attratti da compensi ben più gratificanti, mentre prossimamente a molti di noi toccherà subire l’umiliazione che “non servi più”. In questo anno, e l’emergenza non è finita, abbiamo garantito stabilità e continuità a numerose aree critiche della sanità pugliese, contemporaneamente è cresciuta la nostra professionalità nelle aree Covid, garantite H24 dal nostro impegno; quello che si andrà a determinare a seguito delle risultanze delle selezioni determinerà un nuovo avvicendamento di risorse umane destrutturando una realtà organizzativa che sta ancora tentando un equilibrio grazie all’impegno dei Direttori Generali e i responsabili delle aree gestione del personale delle Aziende Sanitarie.


Considerando quanto è importante che giunga a Voi questa nostra riflessione chiediamo a Voi tutti che possiate prendere in considerazione i seguenti punti:

Rinvio delle prove selettive a settembre – ottobre prossimo, in un periodo che presumibilmente dovrà essere meno pericoloso per il rischio contagio, visto che trattasi di migliaia di partecipanti seppur suddivisi in diversi giorni, oltre al dato corrente che restiamo una regione che in questo momento è considerata arancione.

Inoltre, si presume che il piano vaccinale tra 10 mesi pur non essendo del tutto terminato, determinerà nelle attese un calo netto dei contagi.
L’alta probabilità che i candidati impegnati in prima linea nell’emergenza covid, possano contagiarsi o risultare positivi qualche giorno prima dall’espletamento della prova concorsuale cosi da escluderli inevitabilmente dallo svolgimento della stessa.


La selezione cade in un periodo dove migliaia di infermieri stanno effettuando l’auspicata prima dose, mentre altri la completeranno nel mese successivo.


Il personale infermieristico non deve essere sottratto dalle pratiche vaccinali visto che siamo le figure prioritarie di tale piano.
Non è assolutamente improbabile che in 12 mesi di logorante ed intenso lavoro non si abbia la serenità di affrontare le “selezioni della vita”, dopo logoranti turni dove il respiro viene a mancare sia per la inseparabile mascherina che per la forza emotiva che bisogna avere a seguito dei numerosi decessi a cui assistiamo.


Chiediamo che le Aziende Sanitarie debbano mantener fede ai contratti in essere a tempo determinato per 12/24/36 mesi, pertanto non possono revocare i rapporti di lavoro anticipatamente alla scadenza contrattualizzata.


Chiediamo la possibilità per tutti coloro che dovranno affrontare le selezioni concorsuali ed in possesso di un contratto di lavoro a tempo determinato e/o indeterminato possano accedere direttamente alla prova pratica e orale, considerato che fronteggiamo l’emergenza da mesi per amore della nostra professione.


Tali punti non si escludono tra loro, ma auspicano con un climax ascendente di speranza ad una soluzione democratica.


Speriamo che quanto scritto non sia accolto come una pretesa o come un mero “do ut des”, ma che sia un inno alla meritocrazia che premia i meritevoli ed uno stimolo per noi Infermieri a combattere ogni giorno contro un nemico invisibile, per amor di professione e per amore della propria Regione che abbiamo l’onore di appartenere.

Vi ringrazio sin d’ora per la fiducia che vorrete accordarmi per conto degli Infermieri che rappresento.”

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