Il siero monodose della casa farmaceutica americana ha un’efficacia media del 66.9% dopo 14 giorni dalla somministrazione, e del 66,1% dopo 28.
La Fda, Agenzia americana per la regolamentazione dei farmaci, ha approvato l’uso d’emergenza del vaccino monodose anti-Covid sviluppato dall’azienda farmaceutica Johnson & Johnson. La decisione è arrivata sulla scorta della “forte protezione” dall’agente patogeno riscontrata con la somministrazione del siero, che presto potrebbe diventare il terzo approvato sul suolo statunitense.
Stando ai dati analizzati dall’Agenzia, il vaccino Johnson & Johnson, dopo 14 giorni dalla somministrazione, ha un’efficacia media del 66.9%, che scende al 66,1% dopo 28. Risultati definiti positivi dal virologo italiano Roberto Burioni, che ha commentato su Twitter: “Usciti documenti Fda del vaccino Johnson & Johnson a singola dose, efficacia complessiva buona, 66% (ma decisamente inferiore a vaccini a mRNA), ottima prevenzione infezioni gravi (meno negli anziani), dati di sicurezza confortanti”.
Le analisi della Fda hanno inoltre rilevato che il vaccino Johnson & Johnson riesce a prevenire malattie gravi che possono sfociare in ospedalizzazioni o decesso del malato di coronavirus: “Non sono risultati effetti avversi o problemi nei diversi sottogruppi esaminati, divisi per età, etnia, o precedenti infezioni da SARS-CoV-2″. Questi dati potrebbero spianare la strada a una veloce approvazione definitiva negli Stati Uniti.
Redazione Nurse Times
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