Il Public Health England (PHE) ha presentato i risultati preliminari di uno studio condotto in Inghilterra.
“Nuovi dati positivi sull’efficacia del vaccino AstraZeneca-Oxford che si aggiungono a quanto recentemente pubblicato da parte delle autorità sanitarie scozzesi. Il Public Health England (PHE) ha infatti presentato i risultati preliminari di uno studio condotto in Inghilterra su dati di real world nella popolazione over 70“. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla stessa multinazionale.
“Le evidenze cliniche derivate dall’utilizzo del vaccino AstraZeneca-Oxford in Scozia e Inghilterra su milioni di cittadini – prosegue il comunicato – confermano che il vaccino è efficace nel prevenire in tutte le fasce di età, in particolare negli anziani, sia le ospedalizzazioni causate dall’infezione da Covid-19 che la malattia a tutti i livelli di gravità, integrando i risultati degli studi clinici registrativi. Questi dati, uniti alle caratteristiche del vaccino che consente di poter essere utilizzato senza particolari vincoli logistici ed organizzativi, sono importanti per garantire a un accesso ampio e rapido alla vaccinazione e aiutare così a superare le sfide di questa pandemia il più rapidamente possibile”.
E ancora: “In particolare, l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia sintomatica risulta al 73% dal 35esimo giorno in poi dopo la somministrazione della prima dose. Inoltre i dati suggeriscono che, negli over 80, una singola dose di vaccino abbia un’efficacia di almeno l’80% nel prevenire le ospedalizzazioni, circa 3-4 settimane dopo la vaccinazione. Questi nuovi dati si aggiungono ai recenti dati preliminari del servizio sanitario scozzese (Public Health Scotland), che ha mostrato una riduzione del 94% del tasso di ospedalizzazione per Covid-19 nella popolazione che ha ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca. Lo stesso studio ha inoltre dimostrato un’efficacia dell’81% contro i ricoveri correlati a Covid-19 nella fascia di età più anziana (80 anni)”.
Redazione Nurse Times
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