Guglielmo Marciano, infermiere pediatrico, invia alla Redazione di NurseTimes il pensiero degli infermieri piemontesi sostenuti da moltissimi colleghi italiani.
Gentilissima Redazione di Nurse Times,
cerco di sintetizzare in breve quello che è accaduto nell’ultima settimana…
Per puro caso, apprendiamo con estremo stupore solo 4 giorni prima della chiusura delle candidature, che nessun Infermiere Pediatrico era stato chiamato ed individuato a far parte come candidato dell’unica lista presente “Autori del Futuro” nel gruppo costituito per l’Organo Politico COMITATO Centrale….e che tutti e 15 erano Presidenti di OPI.
Sembra superfluo sottolineare che le Commissioni di Albo, dove sono stati inseriti gli infermieri pediatrici, hanno ESCLUSIVAMENTE un ruolo tecnico/disciplinare e non politico/decisionale.
La norma Lorenzin 3/2018 e i regolamenti attuativi per la composizione dei consigli direttivi, sono chiari.
Nella fattispecie l’art. 2 al comma 2 recita: “garantendo comunque un’adeguata rappresentanza di tutte le professioni che ne fanno parte” e nel caso specifico definito da decreto attuativo nel numero di 2 infermieri pediatrici su 15 membri.
È iniziato così il tam tam sui vari social e sulle chat di infermieri pediatrici, e da tutta Italia, sono arrivate reazioni di rabbia e delusione per una esclusione che sinceramente non comprendiamo.
La sorpresa maggiore è stata che colleghi siciliani, calabresi, pugliesi, campani (con Napoli a far da capofila), laziali, marchigiani, abruzzesi, romani, toscani, emiliani, lombardi, piemontesi e veronesi hanno inviato il modulo di sostegno per la collega Costamagna che aveva espresso la volontà di candidarsi singolarmente.
Tendo a rimarcare che la nostra NON è una battaglia contro i colleghi infermieri, ma la rappresentanza pediatrica è FONDAMENTALE per proseguire con le lotte e il riconoscimento della nostra professione e delle nostre competenze.
Ai tavoli politici e istituzionali è necessaria la presenza di un infermiere pediatrico che prosegua con il rivendicare l’assunzione dei colleghi PEDIATRICI in tutte le pediatrie e le neonatologie italiane, sia in ambito ospedaliero, sia in ambito territoriale. Inoltre è importantissimo tutelare e proteggere i colleghi che assistono pazienti over 18 in continuità assistenziale, poiché L’ABUSO DI PROFESSIONE è un reato penalmente perseguibile e annulla la tutela e la copertura delle polizze assicurative sottoscritte.
Inoltre, in concomitanza con la festa della donna, la Federazione Nazionale ha rimarcato giustamente il ruolo e il lavoro prezioso delle nostre colleghe, ma poi ne ha candidate solo 3 su 15 al Comitato Centrale, quando tutti sappiamo che il 67% della nostra professione è composta da quote rosa?
Dove è finita la parità di genere?!?
Il gruppo #PEDIATRICNURSEPOWER attuerà nei prossimi giorni tutte le iniziative che ritiene necessarie alla tutela dell’infermieristica pediatrica e di “genere” e cercherà di sensibilizzare i Presidenti votanti, nel sostenere la candidata pediatrica poiché rappresenta ogni singolo infermiere pediatrico che è iscritto a tutti gli Ordini Provinciali Nazionali.
Pediatricnursepower Piemonte, con sostegno di molti colleghi pediatrici a livello nazionale.
Guglielmo Marciano
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