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All’Asl di Salerno torna il mansionario: la replica dell’Infermiere Legale Incaviglia

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All’Asl di Salerno torna il mansionario degli infermieri: la replica di Incaviglia
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Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del dott. Matteo Giuseppe Incaviglia, in risposta al grottesco “mansionario” pubblicato in un’unità operativa dell’Asl di Salerno.

Perviene all’attenzione dello scrivente nota avente oggetto “Mansioni del personale durante la guardia ordine di servizio” con la quale vengono impartite una serie di “spettanze” alle Ostetriche e agli Infermieri, che non trovano nessun riscontro nell’attuale quadro normativo di riferimento…

Infatti si afferma: “Gli accordi collettivi non definiscono più mansioni del personale sanitario ormai da decenni”.

Affermazioni facilmente confutabili, basta semplicemente leggere quanto segue – C.C.N.L. Comparto Sanità 1998-2001 individuava nella categoria C e successivamente nella categoria D il collaboratore professionale sanitario (infermiere) definendolo:

“Appartengono a questa categoria i lavoratori che, ricoprono posizioni di lavoro che richiedono, oltre a conoscenze teoriche specialistiche e/o gestionali in relazione ai titoli di studio e professionali conseguiti, autonomia e responsabilità proprie, capacità organizzative, di coordinamento e gestionali caratterizzate da discrezionalità operativa nell’ambito di strutture operative semplici previste dal modello organizzativo aziendale.

Un ordine di servizio manifestamente illegittimo (vogliamo immaginare mera ignoranza, nel senso letterale del termine – NON CONOSCENZA) perché si pone in violazione di tutta la normativa prodotta nell’ultimo trentennio, che disciplina l’esercizio delle due professioni, infermieristica e Ostetrica, rispettivamente DM. n. 739 e 740 del 1994 in primis, ma anche le leggi 42/1999 – 251/2000 – 43/2006 normative che dovrebbero consigliare più prudenza nell’affermare talune errate convinzioni.

In verità il firmatario dovrebbe chiedersi se esiste una normativa che attribuisce le mansioni di base agli Infermieri come alle Ostetriche e basta risalire al D.P.R. n. 225/74, cosiddetto mansionario, per rendersi conto che l’assistenza di base non è mai stata attribuita a questi Professionisti.

Del resto se fossero vere le sue affermazioni dovremmo inevitabilmente chiederci a che servono gli operatori O.T.A e O.S.S, che nella nota si ammette essere mancanti.

E ancora, come mai quando mancano gli Infermieri la stessa cosa non viene chiesta ai medici?
Concludendo con “ordine di servizio” in questione viene fornita la prova, non sempre facile da ottenere, di cui gli infermieri e le Ostetriche necessitano perché ha ammesso che gli Infermieri e le Ostetriche devono sopperire alla carenza di altre figure e quindi de facto demansionati, dequalificati e offesi nella loro dignità professionale.

Tutto ciò premesso, vista la manifesta illegittimità dell’ordine sarebbe il caso che il Direttore revocasse lo stesso anche al fine di evitare di esporre l’azienda a pesanti risarcimenti che potrebbero derivare qualora gli interessati decidessero di adire le vie legali per tutelare la propria Professionalità…

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