Finalmente dopo tanti mesi hanno concesso il vaccino anche a noi studenti infermieri del polo Moscati di Avellino.
“Pronta?”, E in un attimo mi è passato davanti quanto successo da un anno a questa parte. Un anno di baci e abbracci mancati, di gite, cinema, teatro e concerti. Un anno privo di tavolate ai ristoranti e in casa, di uscite a tutti gli orari. Un anno privo di aerei che partono, di ‘oggi caffè?’. Lavoro, scuola, università.. tutto fermo. Giorni in cui regnava il silenzio, giorni in cui sono andate via tante persone, troppe. Giorni che, in un modo o nell’altro, ci segneranno per sempre. In quel momento è come aver visto una luce, finalmente!
Sarà che non vedevo l’ora, sarà che l’ho fatto nel mio posto️, ma è stato un’emozione. È una fortuna poterlo fare, i vaccini rappresentano una prevenzione fondamentale per la salute, uno dei traguardi più importanti conseguiti, costituiti da scienza e progresso. Vaccinarsi è un gesto d’altruismo, di rispetto, verso se stessi e verso gli altri, e verso chi, purtroppo, non può beneficiare di questa opportunità.
Per cui più è alto il numero di persone vaccinate, più si riduce la probabilità di chi non lo è, di contrarre il virus. Bisogna farlo, per noi, per tutti, per riprendere in mano la vita che da un pò di tempo abbiamo fermato.
Abbiate anche voi fiducia nella scienza, fiducia in chi ha dedicato la sua vita a questo. È solo una la strada per tornare ad abbracciarci, a viaggiare, a condurre una vita normale: alla libertà. Lasciate che la paura del vaccino venga sopraffatta dalla paura di rivivere ancora questo terrore. E come diceva Seneca, “anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza”.
Raffaella Amabile, tirocinante infermiera dell’ospedale Moscati di Avellino.
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