Il racconto in prima persona della vicenda è stato pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate.
“Sono un infermiere di famiglia ed esercito su Napoli. Oggi ero allo studio e un paziente mi si avvicina chiedendomi di misurare la pressione, perché a detta sua ero senza far nulla. Al mio invito ad attendere fuori, in quanto avevo appuntamenti programmati con altri pazienti, il signore si è innervosito non poco, affermando che le farmacie non la vogliono misurare per il Covid e io perdevo tempo nel fare chissà cosa. Al mio invito a calmarsi ha avuto inizio una serie di affermazioni alquanto scostumate e volgari”. A parlare è un infermiere di famiglia napoletano, il cui racconto è stato riportato sulla pagina Facebook dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate.
“Mi dispiace – prosegue l’infermiere – che il nostro lavoro ancora oggi non sia compreso e che queste aggressioni continuino. Noto come le persone, dopo l’ultima ondata pandemica, vedono noi personale sanitario come ‘primo nemico’ e pretendano cose a volte assurde dagli studi medici”. L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate sottolinea come si tratti dell’aggressione numero 29 dall’inizio del 2021 ai danni del personale sanitario operante in Campania.
Redazione Nurse Times
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