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Allergie: a cosa bisogna fare attenzione in estate?

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Allergie: a cosa bisogna fare attenzione in estate?
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Rilanciamo un approfondimento sul tema a cura di Donatella Lamacchia, allergologa di Humanitas.

Le patologie allergiche, è il caso di dirlo, non vanno in vacanza. Durante l’estate e i mesi più caldi, infatti, sono sempre più diffuse, e in media riguardano un italiano su quattro. A cosa bisogna stare attenti in questi mesi? E quali rimedi in caso di sintomatologia allergica? Ne parliamo con la dottoressa Donatella Lamacchia, allergologa del Centro di medicina personalizzata asma e allergologia di Humanitas.

Cosa sono le allergie e gli allergeni? – L’allergia è una reazione del sistema immunitario verso sostanze, chiamate allergeni, generalmente innocue, presenti nell’ambiente in cui viviamo (pollini, acari o muffe), alimenti, o veleni di insetti (api, vespe, calabroni). Gli allergeni possono essere, quindi:

  • inalanti: pollini di erbe o alberi, acari della polvere, muffe, epiteli di animali
  • alimentari: uova, latte, pesci, crostacei, frutta e farine
  • farmaci: es. antibiotici o antinfiammatori
  • veleno di insetti: ape, vespa, calabrone

Allergie estive: gli allergeni inalanti – La stagione estiva è particolarmente difficile per i pazienti allergici ai pollini delle erbe della famiglia delle composite quali l’ambrosia o l’assenzio (artemisia) che pullulano nell’aria da luglio a settembre. Attualmente, però, anche a causa dei cambiamenti climatici, stiamo assistendo a una pollinazione protratta in estate anche di erbe più tipiche della primavera quali le graminacee. Infine i pazienti allergici non devono dimenticare che il clima caldo-umido dell’estate, favorisce lo sviluppo degli acari della polvere, allergeni tipici degli ambienti interni, che possono moltiplicarsi nelle case di villeggiatura se non vengono messe in atto le principali misure di bonifica ambientale.

Le punture di insetto e il veleno delle meduse – Api, vespe, calabroni fanno parte della categoria degli imenotteri: si tratta di insetti che, quando pungono, iniettano veleno. Nella maggior parte dei casi, le punture di questi insetti provocano una reazione locale di gonfiore, arrossamento, dolore/bruciore che sparisce nel giro di qualche ora. Tuttavia, in casi rari, a seguito di una puntura di questi insetti, si può diventare allergici al loro veleno e quindi, in caso di punture successive, si possono sviluppare reazioni più gravi (orticaria/angioedema/asma/disturbi gastrointestinali) fino allo shock anafilattico. Lo shock anafilattico è una reazione allergica grave che interessa tutto l’organismo ed in particolare coinvolge il sistema cardiocircolatorio con abbassamento improvviso della pressione (shock) che può mettere a rischio la vita se non trattata tempestivamente con i farmaci adeguati. 

Anche le meduse, d’estate, non vanno prese sotto gamba. Il contatto con i tentacoli di una medusa, provoca una reazione irritativa locale di solito molto dolorosa, da non sottovalutare. Se malauguratamente si viene in contatto con una medusa è bene sciacquare immediatamente la zona, non grattarsi e, se è possibile, applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio. Urina, ammoniaca, rimedi naturali come pietre calde o sabbia possono solo peggiorare l’irritazione o favorire infezioni sovrapposte e sono in assoluto sconsigliati.

Allergie a creme, oli abbronzanti e prodotti per capelli – Anche le creme solari, gli oli abbronzanti o gli shampoo possono provocare reazioni irritative, o anche allergie da contatto, causate sia da specifiche sostanze chimiche che dai conservanti, presenti nelle loro formulazioni. In caso di reazioni cutanee dopo applicazioni di creme è sempre utile rivolgersi ad uno specialista per effettuare test diagnostici (patch test) volti ad identificare le sostanze, quali ad esempio l’acido paraminobenzoico (PABA), che potrebbero essere responsabili dell’allergia da contatto e che vanno quindi successivamente accuratamente evitati controllando attentamente i costituenti del prodotto scelto.

Attenzione all’orticaria – L’eccessiva esposizione al sole può scatenare forme di dermatiti o di orticaria non allergica. Una delle più comuni dermatiti è l’eritema solare che si verifica, in persone predisposte, di solito dopo esposizione protratta al sole in particolare se non si utilizza un filtro di protezione adeguata. Vi sono poi delle forme di orticaria non allergica anche detta orticaria fisica che si manifestano dopo il bagno al mare o in piscina, soprattutto dopo immersione in acqua fredda.

I farmaci per le allergie – L’antistaminico è il farmaco di scelta per curare sia le allergie respiratorie (rinite allergica o congiuntivite allergica) che l’orticaria per cui è buona norma, portarlo con sé in vacanza. Altri farmaci utili nel trattamento delle manifestazioni allergiche, su indicazioni specifiche, sono i cortisonici. I pazienti allergici al veleno di imenotteri o ad alimenti devono avere con sé il farmaco salvavita in caso di reazioni gravi. Si tratta dell’adrenalina sotto forma di autoiniettori (penne pre-riempite) ideati per essere somministrati il più rapidamente possibile, in caso di emergenza, dal soggetto stesso, ancora prima che giunga il soccorso sanitario sul posto. Se invece l’allergia si manifesta per la prima volta, l’ideale è sempre rivolgersi a un medico il prima possibile, per individuarne le cause e definire la cura adatta al singolo caso.

Redazione Nurse Times

Fonte: Humanitas Salute

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