Uno studio coreano ha evidenziato una diminuzione di sintomi come lesioni cutanee e prurito.
Il trattamento con l’antagonista selettivo del TRPV1 asivatrep ha comportato un sollievo significativo e prolungato dei sintomi della dermatite atopica, incluso il prurito, sia negli adolescenti che negli adulti. Soni i risultati di uno studio coreano pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.
“Anche se esistono terapie topiche più efficaci per la dermatite atopica approvate dalla Fda, sono necessarie opzioni sicure per la gestione a lungo termine della malattia – hanno scritto il primo autore dello studio Chun Wook Park e colleghi, del Dipartimento di Dermatologia del Kangnum Sacred Heart Hospital, Hallym University College of Medicine di Seoul, Corea del Sud -. La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica e pruriginosa della pelle che periodicamente si infiamma e ha un’alta prevalenza, circa il 25% nei bambini e il 10% negli adulti. Tra i fattori di rischio per la sua progressione sono implicati fattori sia genetici che ambientali”.
Un trial coreano di fase III – Lo studio di fase III, randomizzato, in doppio cieco e controllato con veicolo, ha coinvolto 240 pazienti di età compresa tra 12 e 70 anni con dermatite atopica da lieve a moderata per valutare l’efficacia della crema a base di asivatrep all’1%, un nuovo antagonista selettivo del TRPV1 (Transient Receptor Potential Vanilloid 1).
I TRPV1 sono canali recettoriali ampiamente espressi a livello delle fibre sensoriali di piccolo diametro ma sono presenti anche a livello del sistema nervoso centrale e di altre membrane fisiologiche di molti tessuti. Sono stati osservati in diversi organi e l’aumento della loro espressione contribuisce allo sviluppo e alla percezione del dolore somatico e viscerale.
I pazienti sono stati randomizzati in rapporto 2:1 a ricevere il trattamento due volte al giorno con asivatrep crema (n = 159, età media 26 anni, 43,8% femmine) o una crema veicolo (n = 81, età media 25,3 anni, 47,4% femmine). La maggior parte dei partecipanti ha completato lo studio.
I risultati sono stati valutati al basale e alle settimane 1, 3, 6 e 8. Il raggiungimento di un punteggio di 0 o 1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator Global Assessment (IGA) alla settimana 8 era l’endpoint primario dello studio. Gli endpoint secondari includevano il numero di pazienti che raggiungevano un punteggio IGA di 0/1 con un miglioramento di 2 punti rispetto al basale alla settimana 8 e le variazioni nei punteggi EASI (Eczema Area and Severity Index), nel prurito misurato tramite una scala analogico-visiva (VAS) e nei disturbi del sonno.
Miglioramenti delle lesioni cutanee e del prurito – Alla settimana 8 una percentuale maggiore del gruppo asivatrep ha soddisfatto l’endpoint primario rispetto al gruppo veicolo (36% vs 12,8%, p<0,001). Inoltre una percentuale maggiore di pazienti nel gruppo in trattamento attivo ha ottenuto un punteggio IGA di 0 o 1 e un miglioramento di almeno 2 punti rispetto al basale rispetto ai controlli (20,3% vs 7,7%, p=0,01).
Il gruppo asivatrep ha fatto registrare una riduzione media del 44,3% del punteggio EASI rispetto al 21,4% per il gruppo veicolo alla settimana 8 (p<0,001) e un numero significativamente maggiore di pazienti in trattamento attivo ha ottenuto miglioramenti nell’EASI del 50% (50,3% vs 28,2, p=0,001), del 75% (23,5% vs 11,5%, p=0,03) e del 90% (9,8% vs 2,6%, p=0,046) rispetto al gruppo di controllo.
Il prurito riferito dal paziente era più basso nel gruppo di trattamento rispetto al gruppo veicolo alla settimana 1, che si è mantenuto fino alla settimana 8 (p=0,018). Allo stesso modo, i pazienti del gruppo asivatrep hanno riportato una maggiore riduzione dei disturbi del sonno causati dal prurito alle settimane 3, 6 e 8 rispetto ai controlli.
Alla settimana 8, il gruppo in trattamento attivo hanno riportato maggiori riduzioni dei punteggi medi VAS del prurito rispetto al gruppo veicolo (2,3 ± 2,4 vs 1,5 ± 2,4; p=0,018). Asivatrep in crema è stato ben tollerato e non è stato associato ad alcuna reazione clinicamente significativa nel sito di applicazione.
Anche se l’incidenza di eventi avversi correlati al trattamento fosse più elevata nel gruppo asivatrep (14,7% vs 6,3%), i pazienti hanno riferito si trattava generalmente di eventi di gravità lieve, che sono scomparsi o si sono stabilizzati durante lo studio e che in gran parte non erano correlatati al farmaco. Le limitazioni dello studio riportate dagli autori sono il breve periodo di trattamento e di follow-up, la mancanza di bambini di età pari o inferiore a 11 anni e la dimensione del campione limitata ai pazienti coreani.
Redazione Nurse Times
Fonte: PharmaStar
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