Lo ha reso noto Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer di Firenze e presidente Aopi.
Al via un coordinamento tra i 15 maggiori ospedali pediatrici italiani per contribuire a fronteggiare l’emergenza profughi dall’Ucraina. Lo ha reso noto a Che giorno è, su Rai Radio1, Alberto Zanobini, direttore generale dell’ospedale Meyer di Firenze e presidente dell’Aopi (Associazione degli ospedali pediatrici italiani).
“Siamo in un momento di grande preparazione – ha spiegato –. È in corso un disastro umanitario, sono previsti milioni di profughi, c’è un forte coordinamento dei 15 maggiori ospedali pediatrici italiani, che si è rafforzato durante la pandemia, e una solidarietà forte, anche nella rete degli ospedali pediatrici europei. In particolare, ho contattato l’Ospedale pediatrico di Varsavia, che è già in prima linea per fronteggiare questa emergenza, e ovviamente abbiamo messo a disposizione la nostra rete al ministro della Salute, e siamo coordinati con le nostre Regioni”.
Zanobini ha fatto l’esempio del Meyer di Firenze, dove le aree Covid che si stavano per chiudere (“perchè la curva si sta abbassando”) si stanno preparando ad accogliere i pazienti pediatrici in arrivo dall’Ucraina. “Abbiamo messo a disposizione 12 posti letto – precisa –, di cui sei pediatrici, tre neonatali, uno nel Centro ustioni, uno per la parte oncologia, uno nel centro dialisi, divisi fra intensivi, sub intensivi e ordinari. È un piccolo esempio di come questa rete che riguarda il Meyer, gli ospedali italiani e quelli europei, con i quali siamo in contatto in queste ore da Barcellona, Berlino e Monaco, si stia preparando a fronteggiare quello che ancora forse non riusciamo a immaginare, perché qui siamo di fronte a una guerra nel cuore dell’Europa”.
Redazione Nurse Times
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