L’OPI di Rovigo ha proclamato i vincitori. Il Presidente Piombo: “Un orgoglio premiare colleghi che dimostrano senso di appartenenza alla professione”
Rovigo – Nel pomeriggio di martedì 20 dicembre sono stati premiati i vincitori del bando “Tesi Infermieristiche”, indetto dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Rovigo. La cerimonia si è svolta presso la sede dell’OPI provinciale sita in viale Porta Adige a Rovigo, alla presenza di vari componenti del direttivo, ossia il Presidente Denis Piombo, il Vice Presidente Marco Emanuele, il Segretario Marta Zanin e la consigliera Francesca Pregnolato, responsabile dell’iniziativa.
Il premio, giunto alla quarta edizione, destinato ai laureati dell’anno accademico 2020/2021, valorizza le tesi di laurea in Infermieristica che si distinguono per il contributo allo sviluppo della professione.
Jessica Campanari si è aggiudicata i cinquecento euro per il primo posto con la tesi “Le missed nursing care in ambito oncologico. Revisione della letteratura”, supportata dalla relatrice Elisabetta Spigolon e dalla correlatrice Elena Bortolami.
Per la prima volta nella storia del premio, il secondo posto ha avuto due classificati ex equo, ossia Martina Lucchini e Diego Ruzza. Lucchini ha presentato la tesi “Ruolo dell’infermiere di pronto soccorso durante la pandemia Covid-19, modalità di accesso dei pazienti. Revisione della letteratura.” con relatrice Elisabetta Gentili e correlatrice Marzia Brasola. Ruzza, invece, ha prodotto l’elaborato “PTSD o Burnout, quale impatto sul personale infermieristico in epoca Covid-19. Revisione della letteratura” con relatrice Martina Rimondo e correlatore Alessandro Cattin. Entrambi i secondi classificati hanno ricevuto un premio di trecento euro.
Il riconoscimento di duecento euro per il terzo posto è stato ottenuto da Ilaria Oliva per la tesi “Survey sulla pronazione nei pazienti Covid coscienti e non intubati” con relatore Mirco Orsatti.
“E’ stato un orgoglio – afferma Piombo, Presidente dell’Opi di Rovigo – ritrovare questi colleghi, confrontarsi con loro su temi attuali come la valorizzazione delle competenze e percepire l’importanza del percorso universitario vissuto con impegno e dedizione. Tutti attualmente operano nel nostro territorio nelle varie realtà assistenziali e ospedaliere, a conferma del senso di appartenenza territoriale. Un grazie speciale alle relatrici intervenute, anch’esse orgogliose di avere rivisto i propri ex studenti, ora ottimi professionisti e risorse per tutto il sistema salute”.
Redazione NurseTimes
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