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Nuovo ceppo dell’enterovirus E11 causa allarme in Europa: 9 decessi confermati tra neonati

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L’OMS monitora la situazione, mentre la ricerca scientifica si impegna per trovare soluzioni efficaci contro il patogeno

21 Luglio 2023. Un nuovo ceppo dell’enterovirus E11 sta scuotendo l’Europa, suscitando preoccupazione tra le autorità sanitarie e la popolazione.

Da luglio 2022 a oggi, nove neonati sono stati vittime della malattia, mentre altri 19 casi sono stati confermati nell’ultimo anno. Anche il Regno Unito ha riportato due decessi correlati al virus.

L’enterovirus E11, già noto alle autorità sanitarie, è un patogeno conosciuto per colpire i più vulnerabili, in particolare i bambini. Secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, l’incremento dei casi è da attribuire a un nuovo sierotipo, il quale sembra avere un’elevata capacità di diffusione.

I sintomi iniziali possono essere lievi, come febbre e problemi gastrointestinali. Tuttavia, nei neonati, che ancora non hanno un sistema immunitario completamente sviluppato, il virus può causare complicazioni gravi, tra cui sepsi, miocardite e meningite.

La sindrome clinica più caratteristica è l’epatite fulminante, che si manifesta con sintomi come irrequietezza, vomito, restrizione della crescita e ingrossamento del fegato.

La trasmissione del virus può avvenire dalla madre al neonato durante il parto o l’allattamento, ma anche attraverso il contatto con feci, sangue o liquidi corporei infetti. È stata confermata la positività delle madri di molti dei casi segnalati nell’ultimo anno.

Al momento, non esiste una cura specifica per l’enterovirus E11 e i trattamenti sono ancora limitati.

Ai bambini colpiti vengono somministrati liquidi per via endovenosa e, in alcuni casi, aiuti con la respirazione e la pressione sanguigna. Un approccio per ridurre i sintomi della malattia è l’uso di immunoglobuline, un mix di anticorpi che attacca diversi tipi di virus.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta monitorando attentamente la situazione e ha dichiarato che, sebbene l’infezione grave sia rara, il rischio per la popolazione neonatale rimane basso. Le autorità sanitarie di vari Stati europei continuano a monitorare il virus a livello nazionale e a intraprendere misure preventive per contenere la diffusione.

Anche negli Stati Uniti, c’è una crescente preoccupazione riguardo all’enterovirus E11 dopo che i medici hanno notato un leggero aumento dei casi tra i bambini con sintomi lievi durante l’estate. Gli esperti ritengono che la riduzione dell’attività virale a causa della pandemia potrebbe essere una causa dell’incremento di questi tipi di agenti patogeni. Pertanto, il National Institutes of Health ha finanziato uno studio per analizzare campioni di tessuto dei bambini colpiti dalla sepsi virulenta, cercando di comprendere meglio la quantità di virus nel loro flusso sanguigno e il suo impatto sul sistema immunitario dei neonati.

La ricerca scientifica sta lavorando instancabilmente per sviluppare farmaci ad ampio spettro e un vaccino contro l’enterovirus E11. Nel frattempo, l’attenzione all’igiene e alle pratiche preventive rimane fondamentale per prevenire ulteriori contagi tra la popolazione.

L’Europa e il resto del mondo guardano con apprensione all’evolversi della situazione, nella speranza di contenere la diffusione del virus e proteggere la salute dei neonati e delle loro famiglie.

Redazione NurseTimes

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