La Procura di Benevento, dando seguito alle intercettazioni avviate da quella di Avellino, ha portato il numero degli indagati da 18 a 23. Per i dipendenti coinvolti, tra i quali figurano medici, infermieri e impiegati, le accuse sono quelle di falso e truffa.
A inizio maggio la Procura di Avellino, prendendo spunto da inchiesta per false certificazioni di vaccinazioni Covid, aveva avviato un’indagine per assenteismo su 18 dipendenti dell’Asl Montesarchio (sette infermieri, cinque medici e sei impiegati), per i quali non era però scattata la sospensione dai pubblici uffici. Ora gli indagati sono saliti a 23, accusati di aver messo in piedi un sistema per rappresentare falsamente la loro presenza negli uffici.
Ricevuti gli atti, la Procura di Benevento ha infatti proseguito nelle intercettazioni, riscontrando un modus operandi non propriamente orientato al rispetto delle regole. Nello specifico, i dipendenti indagati si sarebbero più volte allontanati dal posto di lavoro dopo aver timbrato il cartellino. Oppure, in alternativa, avrebbero fatto timbrare l’entrata a un collega in modo da certificare la loro presenza.
La stessa Procura beneventana ha così emesso gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti delle persone coinvolte, per le quali le ipotesi di reato sono quelle di falso e truffa. Gli indagati hanno adesso a disposizione 20 giorni per chiedere di essere interrogati o produrre memorie difensive. Poi il pm procederà alle eventuali richieste di rinvio a giudizio.
Redazione Nurse Times
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