Home Regionali Lazio Vaccino anti-Covid, allo Spallanzani partono i test sull’uomo
LazioNT NewsRegionali

Vaccino anti-Covid, allo Spallanzani partono i test sull’uomo

Condividi
Covid-19, gli esperti dello Spallanzani contro i messaggi sbagliati: "Tragico errore considerare morto il virus"
Condividi

Dopo due mesi di sperimentazione sui topi, via al reclutamento dei volontari.

Si combatte su due fronti all’Istituto Spallanzani di Roma: in reparto e in laboratorio. Il centro d’eccellenza, in prima fila nella ricerca anti-Covid, fa passi avanti nella corsa al vaccino (un ritrovato prodotto dalla ReiThera di Castel Romano), partendo con i test sull’uomo dopo due mesi di sperimentazione animale.

Ottenuto il via libera di Aifa e Iss, si comincia col reclutamento dei volontari: 45 in tutto, fino a 55 anni di età, sani, suddivisi in tre gruppi da 15. La somministrazione avverrà secondo un ciclo di 2, 7, 15 e 30 giorni per i primi tre pazienti. Dopo i primi due giorni, si partirà con gli altri 12. E dopo la prima settimana toccherà al secondo gruppo di volontari, quindi al terzo. Se i test non presenteranno controindicazioni, si procederà con la sperimentazione su un altro gruppo di volontari, di età compresa tra i 65 e 75 anni. Al test collabora anche un centro di Verona affiliato allo Spallanzani. È il primo passo sulla via della produzione su larga scala, per la quale ReiThera si prepara già ad ampliare le proprie strutture.

Ad annunciare la svolta, sulle pagine di Repubblica, è Marta Branca, direttore generale dello Spallanzani: “Il piano per arrivare al vaccino, sostenuto da ministero della Ricerca con il Cnr e dalla Regione Lazio, e con un impegno da 8 milioni di euro, ha già visto concludersi positivamente la fase preclinica con la sperimentazione sui topi. Il salto al quale ci si prepara tra non molte ore è però quello decisivo per arrivare al risultato. La sperimentazione avverrà nei locali dell’ex Protezione civile, che da sezione ad alto isolamento saranno riconvertiti per ospitare il cuore pulsante della ricerca, grazie a un progetto firmato dal padre della Nuvola, Massimiliano Fuksas, che coniuga innovazione e ecosostenibilità. Un progetto gratuito, come omaggio dell’archistar in ricordo delle cure prestate al padre. Anche così stiamo usando le donazioni arrivate grazie a un’equipe di ricercatori, medici e personale, tutto di prim’ordine, che con i risultati si sono meritati la fama e i riconoscimenti arrivati sull’onda dell’emergenza”.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Microsoft lancia nuovo sistema di intelligenza artificiale per diagnosi complesse: “Meglio dei medici umani”

Microsoft ha rivelato i dettagli di un sistema di intelligenza artificiale che offre “prestazioni migliori...

NT News

Study Nurse: il ruolo chiave dell’infermiere di ricerca clinica nella sanità moderna

Un professionista essenziale, tra sperimentazione e assistenza. Ecco chi è lo Study...

Azienda Sanitaria Zero (Regione Piemonte): concorso per 60 posti da infermiere
ConcorsiLavoroNT NewsPiemonteRegionali

Azienda Sanitaria Zero (Piemonte): concorso per un posto da dirigente delle professioni sanitarie

L’Azienda Sanitaria Zero (Regione Piemonte) ha indetto un concorso pubblico, per titoli...

Obesità e sovrappeso: attenzione al microbiota intestinale
CittadinoFarmacologiaNT News

Obesità: possibile svolta dal farmaco sperimentale MariTide. Con una sola iniezione al mese si può perdere fino al 20% del peso corporeo

Maridebart cafraglutide (in sigla, MariTide), sviluppato da Amgen, è un farmaco sperimentale per l’obesità...