È un sodalizio che si consolida anno dopo anno, quello “siglato” tra Opi Torino e gli infermieri peruviani
A maggio questi ultimi avevano partecipato numerosi – con uno stand tutto loro – a “Infermierinfesta”, la Giornata internazionale dell’infermiere che si è svolta a Grugliasco presso il parco “Le Serre”.
Sabato 23 agosto invece, presso la Parrocchia di santa Rosa da Lima a Torino, si è svolta per il secondo anno consecutivo la Messa di commemorazione della Patrona degli infermieri peruviani: fu proprio Santa Rosa da Lima la prima sudamericana ad essere canonizzata nel 1672 da Clemente X.
Nata nel 1586 da genitori spagnoli e battezzata col nome di Isabella, venne presto chiamata Rosa. E già da bambina mostrò i segni di quella vocazione che la porterà ad entrare, a vent’anni, nell’ordine di San Domenico. Ricordata per la sua vita ascetica e per le visioni mistiche, la sua vicenda umana e spirituale è accostata a quella di Caterina da Siena. Morta nel 1617, venne beatificata nel 1668 e proclamata – due anni dopo – patrona principale d’America, delle Filippine e delle Indie Orientali.
Per ricordare la sua figura, anche quest’anno l’associazione Assinp si è fatta promotrice della ricorrenza animando la Santa Messa, cui è seguita una cena di gala. La funzione religiosa è stata celebrata dal cardinale Severino Poletto, Arcivescovo emerito di Torino, e ha visto la partecipazione di Cesar Jordan in rappresentanza del Console Generale del Perù a Torino, di una rappresentanza dell’OPi Torino con la vice presidente Monica Rolfo e il consigliere Ivan Bufalo, e della presidente dell’associazione Assinp Elvira Paredes.
«In una società sempre più multietnica – spiega Monica Rolfo – è fondamentale condividere pensieri, ideologie e culture con un unico obiettivo: quello di saper accogliere la persona che presenta un problema di salute, migliorarne la presa in carico e la qualità dell’assistenza nella quotidianità. Il confronto e la sinergia tra professionisti non può che portare a una crescita e un arricchimento professionale con una ricaduta positiva sulla persona assistita».
Gli infermieri peruviani in Italia tramite l’Assinp che li rappresenta, costituiscono un significativo esempio di come si possa mantenere una identità con una appartenenza profonda alle proprie radici nazionali all’interno di una intera comunità professionale con comportamenti ed obiettivi comuni. Fondato nel 2009 a Milano e poi cresciuta a Torino e Roma, il sodalizio conta un numero elevato di iscritti: «Nei prossimi anni – scrive l’associazione peruviana in un comunicato – si punterà sulla qualità della formazione in infermieristica e, soprattutto, lavoreremo incessantemente sulla prevenzione e sulla promozione della salute, partendo del diabete e passando per l’infermieristica comunitaria».
Redazione NurseTimes
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