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Friuli, tecnici non sanitari per coprire i buchi d’organico alla centrale 118: lo sdegno degli infermieri

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Friuli, tecnici non sanitari per coprire i buchi d'organico alla centrale 118: lo sdegno degli infermieri
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La “soluzione” sarebbe stata prospettata da una funzionaria Arcs durante una riunione del personale Sores. Nursind Udine pronto a riattivare lo stato di agitazione.

Tecnici non sanitari per coprire i buchi d’organico alla centrale operativa del 118. L’ipotesi sarebbe stata ventilata durante una riunione del personale di Sores (Struttura operativa regionale emergenza sanitaria) da una funzionaria dell’Arcs (Azienda regionale di coordinamento per la salute di Pordenone), insieme alla possibilità di sospendere le ferie degli operatori o i turni diurni nella postazione di ambulanza di San Giorgio per coprire le ore in centrale nei prossimi mesi.

Sdegnata la reazione degli infermieri, a neanche tre settimane dalla schiarita a cui sembrava aver portato l’incontro con Joseph Polimeni, direttore generale di Arcs, da cui Sores dipende. Afrim Caslli, segretario di Nursind Udine ha così chiesto e ottenuto un nuovo vertice urgente, già fissato per la prossima settimana. “Vorremmo capire meglio chi decide il futuro di Sores e se siamo stati presi in giro”, dice il sindacalista.

Al termine della riunione del 27 settembre scorso, Nursind aveva espresso grande soddisfazione, intascando la promessa di nuove assunzioni di infermieri in Sores, grazie a un bando di mobilità (già pubblicato) e a un concorso, oltre alla promessa di un nuovo ruolo di prestigio per la Struttura, “al centro del futuro progetto di emergenza territoriale”.

“Polimeni ha dimostrato di aver compreso la situazione critica”, aveva fatto sapere il sindacato, sospendendo lo stato di agitazione degli infermieri Sores, proclamato per le carenze di organico e l’emorragia di addetti, fra dimissioni e mobilità (“Cinque abbandoni in due mesi”). “Ma in 48 ore è cambiato tutto”, dichiara Caslli nella lettera inviata ai vertici della Struttura, ricordando come il 29 settembre, durante la riunione del personale Sores, una funzionaria, rappresentante dell’Arcs, “ha affermato che per poter garantire la copertura dei turni di Centrale nei prossimi mesi non vedeva altra soluzione che sospendere le ferie dei colleghi o sospendere anche i già miseri turni diurni” nella postazione di ambulanza di San Giorgio.

Non solo. Secondo il segretario di Nursind Udine, la stessa funzionaria avrebbe “dichiarato che per il futuro è stata vagliata l’ipotesi di inserimento di figure tecniche – non sanitarie – all’interno della Struttura operativa regionale emergenza sanitaria per fronteggiare la carenza di organico infermieristico”. Va da sè che, “terminato l’incontro, è esplosa la bomba: tutti i nostri iscritti si sono giustamente rivolti a noi per avere chiarimenti“.

Caslli non usa mezzi termini e parla di “un’affermazione pericolosissima“, aggiungendo che “ipotizzare l’ingresso di figure tecniche in Sores significa non aver compreso qual è il valore aggiunto delle competenze infermieristiche nel filtro telefonico e nella gestione dei mezzi di soccorso“, ed “equivale a non voler prendere atto delle problematiche strutturali che hanno indotto molti colleghi, negli ultimi mesi, ad abbandonare la Sores“. Da qui la richiesta di chiarimenti e la minaccia di riattivare lo stato di agitazione “se dovessero entrare i tecnici al posto degli infermieri”.

Con Caslli concorda Stefano Bressan, segretario generale di Uil Fpl Friuli Venezia-Giulia, che rammenta come in Sores siano rimasti solo 34 professionisti sanitari, “ormai ridotto allo stremo”, aggiungendo che “mentre gli infermieri si licenziano, le mobilità in ingresso, già scarse, vengono bloccate dalle aziende di appartenenza“. Una situazione, questa, che “perdura da quattro anni, da quando gli infermieri delle vecchie centrali triestine e pordenonesi hanno richiesto il rientro nelle aziende d’origine“. E come Nursind anche Uil Fpl respinge la soluzione tampone dei tecnici al posto degli infermieri: “Il corretto svolgimento delle attività di soccorso in Friuli è assicurato dall’infermiere esperto che filtra le chiamate“.

Redazione Nurse Times

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