Vediamo cosa cambia in materia di contrasto alla diffusione del Covid con la circolare elaborata dalla direzione della Prevenzione del ministero della Salute.
La circolare elaborata dalla direzione della Prevenzione del ministero della Salute, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge sulla fine dell’obbligo di isolamento per le persone positive al Covid, approvato dal Consiglio dei ministri, prevede regole più semplici e chiare per la gestione dei casi.
Qualora si risulti positivi a un test molecolare o antigenico, è “consigliato indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o Ffp2), se si entra in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi. Applicare una corretta igiene delle mani. Evitare ambienti affollati”. Il documento sottolinea inoltre che “per quanto riguarda le persone con diagnosi confermata di Covid-19 ricoverate in ospedale oppure ospiti di Rsa, si rimanda alle norme fin qui attuate”.
Per le persone che sono venute a contatto con casi Covid, la circolare non prevede alcuna misura restrittiva, ma “raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto”. E nel corso di questi giorni “è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza”. Inoltre, “se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19, è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare”.
In aumento i casi di positività
Dal 31 luglio al 27 agosto 2023 sono stati segnalati oltre 1,4 milioni di nuovi casi Covid nel mondo e oltre 1.800 decessi, con un aumento del 38% e una diminuzione del 50% rispetto ai 28 giorni precedenti. L’Italia è il secondo Paese per numero di contagi, ovvero 26.998, +81% rispetto alle quattro settimane precedenti. Il report epidemiologico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) segnala tra le varianti il “notevole aumento” di EG.5, ribattezzata Eris, che rappresenta ora il 26,2% dei campioni sequenziati.
La famiglia di varianti più diffusa ad oggi è però XBB, contro la quale arriva il primo vaccino che ha ottenuto anche il via libera dall’Agenzia europea per imedicinali (Ema). La Commissione europea ha autorizzato il vaccino Comirnaty adattato alle nuove varianti. L’autorizzazione, specifica l’esecutivo Ue, arriva nell’ambito del meccanismo di valutazione accelerata per consentire agli Stati membri di preparare in tempo le loro campagne di vaccinazione autunno-inverno.
Redazione Nurse Times
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