A quattro anni di distanza, vogliamo ricordare il terremoto in Emilia del 20 e del 29 maggio 2012, che causò 17 morti, 300 feriti, 15mila sfollati mettendo in ginocchio diversi paesi…ma non gli emiliani!!
Il terremoto colpì in piena notte, 5.8 di magnitudo, con movimento ondulatorio e sussultorio, fu avvertita dall’Austria fino alla Toscana.
Vi riportiamo di seguito la testimonianza di Paolo Formentini, infermiere modenese.
Il 20 ed anche il 29, ricorre l’anniversario dei terremoto della bassa Modenese.
Io c’ero.
Dalle 4.40 (abito a 50 km dall’epicentro) assieme a tanti, anche a tanti colleghi. Nessuno si è tirato indietro.
Ho visto colleghi mettere al sicuro la famiglia e correre in ospedale;
ho visto colleghi mettere in salvo i Pazienti mentre tremavano le mura, ho visto colleghi gettarsi dentro un ospedale a recuperare defibrillatore e un minimo di materiale e le chiavi di una ambulanza scassata quando a fatica si riusciva a stare in piedi;
ho visto colleghi andare ad aiutare a tirar fuori ossigeno dentro una buca a 2,5 metri sottoterra, perché lì era il magazzino bombole…
…SIETE STATI GRANDI, ENORMI, STUPENDI!
Avete fatto tutto ciò che ad un professionista si chiede, ed anche OLTRE.
Avete mostrato che tanto si può dare, e che quel tanto è ancor più amplificato quando si conosce bene dove mettere le mani, cosa avere, di cosa preoccuparsi.
GRAZIE A TUTTI.
Rimane solo un piccolo rammarico…ancora oggi mi chiedo perché tanti Professionisti siano stati così poco riconosciuti, ringraziati, premiati…
ad oggi ancora…non si sa!
Giuseppe Papagni
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