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Illegittime procedure di assunzione di Infermieri Dirigenti alla ASL di Lecce. Seconda puntata

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Illegittime procedure di assunzione di Infermieri Dirigenti alla ASL di Lecce. Seconda puntata
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Illegittime procedure di assunzione di Infermieri Dirigenti alla ASL di Lecce. Seconda puntata

(… agli amici degli amici …)

Alcuni Consiglieri regionali, da Noi contattati sull’argomento ci segnalano che….

…dell’argomento se né parlato in Consiglio Regionale il 5 luglio u.s. per voce del Presidente/Assessore alle politiche della salute Michele Emiliano. Infatti, il governatore pugliese, come risposta a un’interrogazione congiunta presentata il 10 maggio u.s. dai consiglieri regionali Borraccino e Perrini, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della II Commissione della Regione Puglia, sull’applicazione della legge regionale istitutiva della dirigenza Infermieristica in Puglia n. 26/2006 (VEDI), di cui ci siamo già occupati con l’articolo seguente:

L’equilibrio precario della Dirigenza Infermieristica in Puglia: presentata un’interrogazione regionale

aveva precisato, con una dichiarazione verbale resa al consiglio:

 … omissis … di condividere personalmente l’interrogazione posta, con l’impegno di conferire mandato al Capo Dipartimento Sanità, (dott. G. Gorgoni), per una ricognizione della situazione con l’obiettivo di attivare la dirigenza infermieristica in tutte le ASL pugliesi inadempienti, previo confronto con tutte le parti interessate.

Nel dettaglio il governatore della Puglia, fa propria l’interrogazione nella parte in cui il consigliere Borraccino interroga l’assessore alla Salute, per chiedere con somma urgenza, ai direttori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere:

A) Di intraprendere azioni amministrative coerenti col dettato della legge .regionale 26/2006, affinché le stesse Aziende Sanitarie tutte, attivino, ENTRO L’ANNO, tali Dirigenze infermieristiche, attingendo dalle stesse graduatorie vigenti;


B) Contestualmente di studiare ed adottare, in collaborazione con gli Organismi rappresentativi della Professione, un modello da utilizzare nelle Aziende del SSR.

Ciò posto, tutti i soggetti interessati all’argomento (Consiglieri regionali, Direttori generali, sindacati e Collegi professionali, sulla base delle dichiarazioni rese dal Governatore e considerando la sua “proverbiale” linea di coerenza tra il dire e il fare, attendevano di conoscere la ricognizione della situazione pugliesi in ordine all’applicazione della legge istitutiva della dirigenza infermieristica e di conoscere la linea di programmazione sanitaria che è evidentemente propedeutica per LA IMPLEMENTAZIONE DEL SERVIZIO DIRIGENZIALE PER L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA E OSTETRICA IN PUGLIA.

Inaspettatamente, senza ulteriore indugio e in piena estate al D.G. Silvana Melli “viene voglia” di procedere speditamente con il reclutamento di Dirigenti Infermieri con due distinte procedure che si contrastano tra di loro nella “ratio” delle stesse.

Ella divide 4 posti di Dirigente in due distinte procedure dichiarando nella prima (Utilizzo graduatorie) che per effetto di alcune sentenze vanno utilizzate prioritariamente graduatorie concorsuali in corso di validità, per poi smentire se stessa bandendo per gli ulteriori due posti il concorso.

Del resto gli uffici regionali dell’assessorato alla sanità, sull’argomento “dirigenza infermieristica” più volte si sono formalmente espressi sulla necessità, prima della istituzione del servizio e della definizione del numero dei dirigenti infermieri necessari, di definire specifiche linee di indirizzo e programmazione. Ricordiamo tra i tanti formali provvedimenti la delibera  di  G. R. 29 aprile 2015, n. 879 “Linee guida per l’adozione degli atti aziendali di Aziende Sanitarie Locali ed Aziende Ospedaliere – Universitarie della Regione Puglia”  Approvazione. Allegato 1.1 – 7.7 I Servizi Aziendali delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Ostetriche, Tecniche…….

Tra l’altro, la necessità di definire, prima dell’assunzione di dirigenti su posti in dotazione organica di nuova istituzione per il pubblico impiego, la struttura organizzativa e le relative attribuzioni, non solo è dettate da ragioni di buon senso ma è espressamente indicate, con vincoli insuperabili, dalla vigente normativa ed in particolare dell’articolo 1, commi 93 e 98, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.

Tutto questo, evidentemente, poco importa al D.G. della ASL di Lecce (Silvana Melli) che imperterrita, forte della PAROLA del Governatore, nonché assessore alle politiche della Salute Michele Emiliano,  si ostina a dichiarare a quanti osservano che le delibere 901 e 902 del 1 agosto ’16 e la delibera 1016 del 12 agosto ’16  sono legittime; avrebbe potuto scrivere in delibera che, la parola di Emiliano Michele supera e annulla tutte le disposizioni di legge in materia di assunzione di DIRIGENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN POSTI DI NUOVA ISTITUZIONE.

Ovviamente siano alla seconda puntata, nella prossima arricchiremo la vicenda con la posizione assunta sulle delibere dalle organizzazioni sindacali, del Collegio IPASVI di Lecce a più riprese  e dall’associazione detta CID (Comitato Infermieri Dirigenti) che con un proprio comunicato assume il ruolo di certificatore della legittimità delle delibere adottate dalla ASL di Lecce (sic) …

La storia non finisce qui.

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